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8 Luglio 2022
18:24

In memoria di Spike: Pozzuoli ricorda il cane barbaramente ucciso

Oggi, 8 luglio 2022, l'associazione Metaa Liberi Odv si riunisce dalle ore 19 alle ore 21 davanti alla statua posta del cane Spike barbaramente ucciso a Pozzuoli nel 2014.

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Spike e Delia

Era il 6 luglio del 2014 quando il cane Spike fu prima preso a picconate e poi bruciato vivo nel rione Toiano di Pozzuoli, provincia di Napoli. Un atto di crudeltà inspiegabile a cui la giustizia non è mai stata in grado di individuare un responsabile.

Oggi, 8 luglio 2022, l'associazione Metaa Liberi Odv si riunisce dalle ore 19 alle ore 21 davanti alla statua posta in sua memoria in via Antonio Pio a Pozzuoli.

I volontari desiderano ricordare la storia di Spike e anche mostrare quanto ancora sia difficile punire chi compie crimini contro gli altri esseri senzienti. Spike purtroppo è andato ad aggiungersi alle già numerose vittime del reato di uccisione di animali, il più comune tra i crimini nei confronti di altre specie secondo l'ultimo Rapporto Zoomafia della Lav.

«L’assassino di Spike è stato giudicato non colpevole perché l’unico testimone ha ritrattato in tribunale. Ho promesso a Delia e Procolo che ogni anno avrei ricordato il loro cucciolo, finché io avrò vita cercherò di mantenere questa promessa», ha dichiarato Giulia D'Oriano, la volontaria che ha trovato Spike nel giorno dell'aggressione e che per prima aveva chiamato i soccorsi.

Quando Spike era stato trovato, era pieno di piaghe e ferite e nonostante l'arrivo dei soccorsi dell'Asl locale la situazione era  disperata. Per lui non c'era stato niente da fare e poco dopo il personale sanitario ne aveva ufficializzato il decesso.

A testimonianza di quei tragici momenti e della crudeltà dell'essere umano c'è una foto, che mostra il cane nelle terribili condizioni in cui era*.

Delia e Procolo, i familiari di Spike, si sono battuti a lungo affinché il loro compagno animale avesse giustizia e purtroppo entrambi poi sono morti senza conoscere l'identità dell'assassino. Un «dolore che li ha accompagnati negli ultimi anni di vita», hanno scritto i volontari ricordando l'appuntamento di stasera per Spike.

Procolo aveva 80 anni quando Spike è stato barbaramente ucciso e non ha mai accettato che non fosse stata accertata l'identità dell'autore dell'efferato gesto. L'incontro di stasera nasce quindi dalla volontà di commemorare anche la ricerca della verità perseguita fino all'ultimo dalla sua famiglia.

*Kodami ha scelto di non pubblicare le immagini perché nulla aggiungono rispetto a quanto scritto e per non mostrare atti di violenza e sopruso nei confronti di qualsiasi essere vivente

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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