Quasi 4.000 persone hanno già firmato una petizione per chiedere alla città di New York di installare una statua al Central Park in onore di Flaco, l'amatissimo gufo reale fuggito dallo zoo e morto un paio di settimane fa per l'impatto contro un edificio.
L'intera città si era talmente affezionata e identificata col rapace che tantissimi cittadini si stanno mobilitando per celebrare la sua storia portando al parco fiori, lettere e disegni e ora chiedono un monumento permanente.
Pochi altri animali hanno catturato l'attenzione e l'immaginazione degli abitanti di New York come Flaco, fuggito lo scorso anno dallo zoo di Central Park dopo che ignoti avevano danneggiato la sua voliera. In pochi immaginavano sarebbe riuscito a sopravvivere libero tra i grattacieli della Grande Mela, ma il gufo ha mostrato uno spirito di adattamento eccezionale. È riuscito infatti a sopravvivere per oltre un anno tra i cieli di Manhattan, ispirando quasi una sorta di culto tra i birdwatcher e i semplici cittadini che cercavano di avvistarlo e fotografarlo.
Purtroppo la sua fuga per la libertà si è però conclusa nel peggiore dei modi lo scorso 23 febbraio, quando il rapace è morto scontrandosi contro la finestra di un palazzo nell'Upper West Side. Mike Hubbard, autore della petizione e musicista che vive a NYC da 12 anni, ha raccontato a Hyperallergic che Flaco inizialmente lo aveva ispirato proprio per la sua storia di sopravvivenza "contro ogni probabilità". Anche se il gufo aveva vissuto in cattività per tutta la sua vita, aveva ben presto imparato a cacciare, catturando soprattutto i tanti ratti che vivono al Central Park.
«Ha sbloccato la meraviglia tipica dei bambini anche nelle persone adulte – ha detto Hubbard – Ha fatto sì che la gente alzasse gli occhi al cielo anziché guardare i loro telefoni, e per una volta, tutti, provenienti da ogni ambiente, avevano qualcuno per cui fare il tifo. Era bellissimo». Il design del monumento celebrativo proposto dal musicista prevede un piedistallo con un ramo sporgente su cui poggiare per l'eternità la statua di Flaco, magari in una delle sue iconiche pose a cui ormai l'intera città si era abituata ad assistere.
«Mi ha fatto provare qualcosa di reale – ha continuato Hubbard – Ha bisogno di una statua perché voglio che le persone che non hanno mai avuto la possibilità di vederlo in vita provino quello che ho provato io». Realizzare un monumento commemorativo al Central park non sarà però semplice, visto che di solito le procedure per le autorizzazioni sono molto lunghe e complesse. Nonostante ciò, i newyorkesi hanno già preso l'iniziativa per Flaco, creando tributi artistici ad hoc per celebrare l'iconico uccello, inclusi diversi murales come quello realizzato dall'artista Calicho Arevalo.
Diffuso in un'area vastissima che comprende buona parte dell'Asia e dell'Europa – Italia inclusa – il gufo reale (Bubo bubo) è una delle specie più grandi al mondo. In cattività può vivere anche fino a 60 anni, tuttavia in natura l'aspettativa di vita si abbassa drasticamente a circa 20 anni. Flaco, invece, è morto poco prima di compiere 14 anni, per colpa di una delle principali minacce di origine antropica per gli uccelli: finestre e altre superficie trasparenti o riflettenti. La Wildlife Conservation Society, che gestisce lo zoo di Central Park, ha detto che la responsabilità della sua morte prematura resta comunque di chi ha vandalizzato la sua voliera.
La sua storia, oltre ad aver ispirato e riunito migliaia di persone, potrebbe continuare non solo nella memoria dei cittadini, ma anche e soprattutto in una maggiore attenzione e consapevolezza per per la conservazione dell'avifauna. Lo scorso 26 febbraio, infatti, il senatore dello Stato di New York Brad Hoylman-Sigal ha ribattezzato proprio FLACO Act (Feathered Lives Also Count) un disegno di legge per la salvaguardia degli uccelli urbani introdotto lo scorso anno. Se approvata, la proposta obbligherà gli edifici a prevedere misure di protezione e mitigazione degli impatti, in particolare con le finestre.
Secondo la NYC Audubon Society, ogni anno nella sola città di New Tork vengono uccisi tra i 90.000 e i 230.000 uccelli migratori a causa delle collisioni contro le vetrate degli edifici. Nel 2014, invece, uno studio nordamericano ha stimato addirittura che fino a 1 miliardo di uccelli ogni anno perdono la vita scontrandosi contro finestre, vetrate e altre superfici riflettenti.