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25 Maggio 2023
10:19

In Malawi si lotta contro la rabbia: 90 mila cani vaccinati in due anni

Già 22 mila cani vaccinati nel 2022: un impegno rinnovato anche quest'anno da Veterinari senza frontiere e da Alleanza Globale per il controllo della Rabbia, con il sostegno di Edgard&Cooper Foundation. Coinvolti anche i bambini, entusiasti di migliorare la salute dei loro cani.

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Giornalista
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(credits:@VSF–Netherlands)

«Tra agosto e dicembre 2022 è stato possibile vaccinare più di 22.000 cani nel nord del Malawi. Nel 2023 il nostro obiettivo è vaccinare un totale di 70.000 cani». Iris Geerts, coordinatrice generale di Vétérinaires Sans Frontières Netherlands riassume così il progetto che, dallo scorso anno, mira a fermare la trasmissione della rabbia tra i cani in tutta la parte settentrionale del Malawi entro il 2030, il paese africano abitato da oltre 20 milioni di persone di cui un terzo vivono con una media di 1 dollaro e mezzo al giorno. Per queste persone combattere la rabbia che colpisce i cani e, attraverso loro, il bestiame, è assolutamente prioritario per la loro sopravvivenza, perché in Africa milioni di persone dipendono dagli animali da allevamento.

«Per questo quando l'associazione ha scoperto che la rabbia è la principale minaccia per il benessere degli animali (e degli esseri umani) in Malawi, ha istituito un programma di vaccinazione contro la rabbia, insieme a partner come il governo del Malawi e l’Alleanza globale per il controllo della rabbia (GARC – Global Alliance for Rabies Control). Fino ad oggi solo lo 0,5% dei cani in Malawi era vaccinato contro la rabbia e sebbene fossero state avviate iniziative nel sud del Paese, a Mzimba – la terza città più grande del Malawi – non era stato effettuato alcun intervento». Determinante anche il sostegno della Edgard & Cooper Foundation che, nel 2022, ha donato complessivamente 72.904 euro grazie ai quali sono stati vaccinati contro la rabbia ben 22.800 cani nei 4 distretti nell'area settentrionale di Mzimba.

Un progetto anti-rabbia per aiutare la popolazione e i suoi abitanti

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(credits:@VSF–Netherlands)

Il progetto anti-rabbia in Malawi ha incluso anche una campagna di sterilizzazione. «In cinque giorni, tra il 13 e il 17 febbraio 2023, è stato possibile sterilizzare 63 cani e castrarne 134, trattando un totale di 197 cani» aggiunge Iris. Ma in Malawi gli interventi diretti sul territorio non sono una cosa semplice: piogge e inondazioni, le conseguenti interruzioni di corrente, le difficoltà in termini di trasporto e la distruzione degli alloggi degli animali hanno reso estremamente difficile per Veterinari Senza Frontiere portare avanti i programmi di sterilizzazione e vaccinazione.

«La nuova campagna è iniziata nel gennaio 2023 – spiega Iris Geerts. – Tuttavia, la partenza è stata lenta a causa delle forti piogge che hanno condizionato l’affluenza dei proprietari di cani. Alcune strade erano impraticabili perché i ponti erano stati spazzati via e alcune strade erano scivolose. Pertanto, non è stato facile raggiungere queste aree. Al momento, non piove più a dirotto e la campagna può continuare». Con l’obiettivo di vaccinare un totale di 70 mila cani, infatti, c’è ancora molto lavoro per le squadre che lavorano al progetto. «Abbiamo formato un gruppo misto composto da 2 membri dello staff del progetto, 74 veterinari governativi provenienti dai vari distretti e 23 collaboratori coinvolti soprattutto nell’inserimento dei dati sul numero di cani vaccinati e nella redazione dei certificati di vaccinazione dei cani».

Tra le difficoltà anche alcune convinzioni sbagliate dovute a credenze popolari e alla mancanza di informazione che, almeno inizialmente, avevano causato un po’ di scetticismo tra la popolazione. «Alcuni proprietari esitavano a far vaccinare i loro cani perché pensavano che la vaccinazione li avrebbe resi più docili: in molti casi, tengono con sé gli animali per una questione di sicurezza. Poi dopo essere stati informati dell’importanza della vaccinazione contro la rabbia, hanno voluto vaccinarli. Inoltre, la campagna di vaccinazione è stata condotta vicino a dove vivevano con i loro dei cani. Per loro è stato quindi facile portare gli animali ai luoghi adibiti alla vaccinazione. Infine, il vaccino è stato offerto gratuitamente, il che ha reso la vaccinazione più facile anche per chi non avrebbe potuto permetterselo».

Un grande supporto dai bambini, coinvolti con i loro cani

Iris Geerts non nasconde una certa soddisfazione anche per il fondamentale supporto dato alla sensibilizzazione sul tema arrivato dagli incontri che hanno preceduto le fasi pratiche della sterilizzazione e della vaccinazione.  «Alcune persone, soprattutto nelle aree più remote, ci hanno detto che non sapevano fosse possibile vaccinare anche i cani. Erano a conoscenza solo delle vaccinazioni per gli esseri umani – spiega. – I dipendenti statali ci hanno ringraziato perché il progetto ha permesso loro di vaccinare il maggior numero di cani di sempre. La copertura vaccinale ha incluso cani in aree remote che generalmente, prima dell’implementazione di questo progetto, non venivano raggiunte a causa di problemi logistici».

Anche i bambini hanno partecipato attivamente e sono stati fondamentali per la buona riuscita del primo anno del progetto. «Avevamo concordato che la vaccinazione dovesse avvenire principalmente durante i momenti in cui i bambini non erano a scuola proprio perché sono generalmente loro che portano i cani ai luoghi adibiti alla vaccinazione – aggiunge Iris, consapevole di quanti frutti possa portare un lavoro del genere quando coinvolge le fasce più giovani della popolazione in vista di un cambio di mentalità fondamentale rispetto ad una maggiore consapevolezza sul benessere animale. – I genitori o i tutori hanno permesso ai bambini di portare cani e gatti nei luoghi in cui avveniva la vaccinazione. Loro erano entusiasti e infatti l'affluenza è stata sempre buona quando la campagna di vaccinazione si svolgeva nei momenti in cui i bambini non erano a scuola: sono stati proprio loro a portare tanti cani ai luoghi destinati alla vaccinazione. Essendo quelli che giocano di più con i cani, il fatto che questi venissero vaccinati li faceva sentire più sicuri».

Progetti di vaccinazione e sterilizzazione anche in Bolivia, Perù, Thailandia e India

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(credits:@VSF–Netherlands)

Con l’obiettivo indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di porre fine entro il 2030 alle morti per rabbia nell’uomo, nel 2022 si è completato il primo ciclo del progetto. «Ora si sta lavorando al secondo ciclo (che prevede la vaccinazione di 20.000 cani). L’obiettivo è vaccinare 10.000 cani entro la fine di maggio 2023. Nel terzo ciclo puntiamo a vaccinare almeno 50.000 cani. Si tratta del 70% del numero totale di cani presenti nell'area; si riduce così in modo significativo il rischio di morte per rabbia. Nel 2023 il nostro obiettivo è vaccinare un totale di 70.000 cani».

Il progetto continuerà ad essere sostenuto anche per il secondo ciclo di vaccinazioni, anche da Edgard & Cooper Foundation, l’ente di beneficenza indipendente che sostiene alcune organizzazioni no-profit impegnate nella tutela degli animali in diverse parti del mondo grazie alla donazione dell‘1% del fatturato annuale di Edgard & Cooper. Tra queste anche HSI Humane Society International, con cui ha condiviso un progetto di formazione destinato ai veterinari impegnati a sterilizzare e vaccinare migliaia di cani in Cile e Bolivia. Tra gli altri progetti sostenuti un programma di sterilizzazione e vaccinazione in un'area rurale dell'India settentrionale, per ridurre le popolazioni randagie di cani e gatti a un livello più gestibile e  la collaborazione con il Lanta Animal Welfare che gestisce un rifugio per animali, un programma di sensibilizzazione e una clinica a Koh Lanta, grazie al quale il numero di cani e gatti sterilizzati è aumentato del 50%.

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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