Nuovi “arrivi” nel mare della Liguria, dove l’associazione Delfini del Ponente in questi giorni di agosto ha avuto la fortuna di osservare (e anche di monitorare) alcuni piccoli di tursiope intenti a nuotare con le madri.
A confermarlo, condividendo anche alcune foto dello straordinario avvistamento, è stato Davide Ascheri, biologo e presidente dell’associazione Delfini del Ponente Sas: «Dopo gli ultimi avvistamenti saliamo a ben 7 neonati catalogati nel 2022 nella nostra area di studio del ponente ligure», ha annunciato Ascheri, scendendo poi nel dettaglio di due nascite molto significativa: Hook, la femmina di tursiope con la pinna collassata a causa probabilmente di un incidente con un attrezzo da pesca, dopo ben 4 anni ha un nuovo cucciolo, e un’altra femmina di delfino ha dato alla luce un piccolo, per la prima volta.
«Abbiamo catalogato una neo-mamma – ha confermato Ascheri – La nostra “Q3” infatti è diventata adulta partorendo un bel cucciolo per la prima volta». Il primo delfino neonato in Liguria era stato avvistato a luglio, una piccola pinna che ha solcato le onda nel mezzo di un branco di circa una trentina di esemplari intento a nuotare al largo del molo di Imperia: «Con l’arrivo di luglio è arrivato il momento dell’anno dove ci aspettiamo di vedere più neonati – aveva detto Ascheri – la particolarità è che si tratta di un gruppo di delfini, circa una trentina, mai avvistato nel ponente ligure. Un'altra caratteristica è che è composto prevalentemente da femmine con cuccioli».
La presenza dei cuccioli è un’ottima notizia per la “salute” del mar Ligure, in cui sorge il Santuario dei cetacei Pelagos, una zona marina di 87.500 km quadrati che nasce da un accordo tra l’Italia, il Principato di Monaco e la Francia per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano. Delfini del Ponente è nata nel 2020 su spinta di 7 giovani con competenze e interessi nel campo proprio per monitorare l’area e osservare i cetacei che l’hanno scelta anche come luogo in cui riprodursi, e proprio il giorno di Ferragosto, nel corso di un’uscita in mare, il gruppo ha avuto modo di osservare anche una balenottera comune, «molto vicino alla costa rispetto solito, visto che solitamente questa specie si trova in acque profonde».