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29 Agosto 2024
19:00

In Italia ci sono davvero ragni mortali?

Nel nostro Paese ci sono solo due ragni velenosi per l'essere umano, il cui morso può causare problemi che richiedono cure ospedaliere. Questo non significa però che il loro morso causi automaticamente la morte: non vi sono notizie confermate a oggi di questo.

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In Italia sono presenti oltre 1.600 specie di ragno, ma soltanto due hanno un veleno che può avere complicanze mediche serie e potenzialmente mortali: il ragno violino e la malmignatta. Si tratta di due aracnidi con una "fama" decisamente diversa: il ragno violino è molto noto, e si parla spesso sui giornali di morsi a lui imputati che hanno causato gravi problemi di salute. La malmignatta, o vedova nera mediterranea, è invece meno conosciuta, e sono molti meno i casi che la coinvolgono balzati agli onori della cronaca. In realtà nessuno di questi due ragni è mortale: a oggi non esistono casi confermati di decessi di persone sane causati dai morsi di questi due ragni. È vero però che su soggetti particolarmente fragili o con organismo già compromesso da altre patologie i sintomi causati dal morso possono condurre alla morte, in casi comunque molto rari.

Quali sono i ragni mortali in Italia?

In Italia, come detto, sono migliaia le specie di ragni conosciute, ma solo due hanno un morso che può provocare problemi medici che necessitano di cure ospedaliere.

Le malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus) o vedova nera mediterranea, è diffusa nelle aree mediterranee aride e con vegetazione bassa e in Italia è presente soprattutto al Sud e sulle isole maggiori, dove vive principalmente in terreni incolti vicino a muretti a secco e rocce. Si tratta di un ragno difficile da incontrare, visto che non frequenta aree urbane o abitazioni, ma il suo morso può essere pericoloso anche per l'uomo.

È dotata di un potente veleno neurotossico, caratterizzato dalla presenza di una tossina molto attiva e nota soltanto in questi ragni: la alfa-latrotossina. In caso di morso in cui inocula veleno (e non è sempre il caso, visto che per i ragni il veleno è una risorsa preziosa e difficilmente la “sprecano”) si possono verificare paralisi facciale, crampi a gambe e all'addome, spasmi muscolari, sudorazione eccessiva, tremori, difficoltà cardiache e respiratorie e, nei casi più gravi, il coma.

L’insieme di questi sintomi è noto con il termine di latrodectismo, ma non è facile accertarlo. Il morso infatti è indolore, e i sintomi possono comparire anche dopo diverse ore. Quelli più gravi si manifestano solamente nei soggetti più sensibili, come bambini, anziani o cardiopatici, e solitamente spariscono in un paio di giorni. Sono pochissime, e spesso molto datate, le documentazioni mediche che riportano conseguenze gravi causate dal morso di questo ragno.

Veniamo poi al ragno violino (Loxosceles rufescens), il cui morso, se si presentano tutti i sintomi gravi, può tradursi in loxoscelismo. Questo piccolo ragno molto timido, schivo e per nulla aggressivo spesso popola anche le case senza che gli altri inquilini “ufficiali” se ne accorgano, e difficilmente morde a meno di non sentirsi seriamente in pericolo. Anche in questi casi comunque non è detto che inoculi il veleno.

Nei casi in cui lo fa, comunque, solitamente gli effetti del morso si manifestano localmente, variando da lievi pruriti e arrossamenti nelle forme più leggere a necrosi, ovvero disfacimento dei tessuti intorno al morso, in quelli più gravi. La variabilità dei sintomi è dovuta principalmente alla sensibilità del soggetto morso, alla quantità di veleno iniettato dal ragno e alla zona interessata. Le aree cutanee con maggiore percentuale di grasso, per esempio, sono maggiormente soggette a sviluppare necrosi ampie, perché le cellule lipidiche distrutte dal veleno sono di grandi dimensioni.

Come riconoscerli

Entrambi i ragni sono facilmente riconoscibili: la malmignatta è di colore nero lucido ed è lunga circa 10-15 millimetri. Sull'addome delle femmine sono presenti una serie di 13 macchie rosse tondeggianti che hanno dato il nome latino alla specie, e che la rendono immediatamente riconoscibile.

Anche il ragno violino ha un segno distintivo, che è poi quello cui deve il nome: una macchia sul dorso del tutto simile allo strumento musicale. È un ragno di dimensioni medio-piccole (6-11mm di corpo), con una colorazione variabile tra diverse tonalità di marrone e, a differenza di altri ragni, la disposizione oculare è formata da sei occhi divisi in tre coppie.

Quanti sono i morti per morso da ragno violino in Italia?

A oggi non ci sono notizie certe di decessi in persone del tutto sane e prive di altre patologie, o immunodepresse, che siano morte esclusivamente per il morso di ragno violino. Come spiega anche il policlinico Gemelli di Roma, nel 2015 e nel 2017 si sono verificati due decessi in Italia che, inizialmente attribuiti al morso di un ragno violino, sono stati poi riconosciuti come causati dalle gravi patologie preesistenti dei due pazienti. Non esistono quindi al momento dati che comprovino che il morso del ragno violino è potenzialmente mortale per individui sani.

Anche il sito Aracnofilia conferma che nel nostro paese il ragno violino ha “cattiva fama” per una notizia che si è poi rilevata infondata. Nel 2015 una donna di 65 anni è morta per quello che è stato identificato come il morso di un ragno violino, ma studi successivi hanno dimostrato che l’ipotesi era infondata: la donna aveva una storia clinica pregressa già molto complicata, dovuta alla manifestazione di condizioni patologiche come miastenia gravis, diabete e infezione da Streptococcus pyogenes A, patologia notoriamente conosciuta per essere facilmente confusa con il loxoscelismo.

A oggi quindi non risultano noti casi verificati di morte attribuibili esclusivamente al morso del ragno violino.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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