Di pet mate incivili che non si curano minimamente di raccogliere le deiezioni dei propri cani dalle strade ce ne sono purtroppo ancora molti e a nulla servono i moniti dei cittadini che chiedono cortesemente di usare il sacchettino e la paletta quando si porta a passeggio il proprio amico, né le multe che ormai diversi Comuni hanno deciso, inutilmente, di utilizzare per cercare di risolvere il problema.
La cacca dei cani lasciata per le strade, però, non è una brutta abitudine soltanto italiana, ma riguarda anche tanti altri Paesi: a Béziers, per esempio, una città nel sud della Francia, hanno la stessa seccatura ma l’Amministrazione ha deciso di rispondere diversamente: da domenica scorsa, infatti, i pet mate residenti nel quartiere più in centro sono obbligati a fornire un campione di saliva del proprio animale affinché venga registrato il suo DNA, analisi che servirà a creare un registro che permetterà di associare quello specifico codice genetico a quello della cacca raccolta dai netturbini in modo da scoprire rapidamente a chi appartiene.
Lo ha annunciato il sindaco Robert Ménard, che già precedentemente aveva cercato di far approvare una misura simile non riuscendoci e che questa volta invece è riuscito nell’intento. Ogni cane del quartiere, da adesso in poi, perciò, dovrà quindi essere dotato di un “passaporto genetico” che si otterrà facendo fare all’animale un test del DNA gratuito da un qualsiasi veterinario. Chi verrà trovato senza rischierà una multa di 38 euro, mentre chi verrà scoperto lasciare la cacca del proprio cane per le strade del centro dovrà pagare 122 euro per le spese di pulizia. Le nuove misure saranno in fase sperimentale fino al 2025, quando si deciderà se mantenerle definitivamente o meno.
L’iniziativa di Béziers, per quanto poco conosciuta, non è nuova: esiste già in Spagna dove già da diversi anni è stata messa in atto con risultati soddisfacenti da una cinquantina di comuni di piccole dimensioni e anche dalla città di Malaga dove un anno dopo l’introduzione della norma, le cacche per strada erano diminuite del 22 per cento.
Qualche tentativo simile è stato provato anche in Italia in Comuni come Malnate in provincia di Varese e ad Atrani in Campania e un progetto simile è stato proposto anche nella provincia autonoma di Bolzano, in Alto Adige, dove una legge è stata approvata nel 2020 ma l’obbligo entrerà in vigore nel 2024. Qui, però, nemmeno a dirlo, i costi per ottenere il profilo genetico saranno a carico dei pet mate e i profili andranno creati entro il 31 dicembre del 2023. Il progetto aveva interessato anche l’amministrazione di Torino, dove l’idea era stata proposta ma bocciata subito, e quella di Genova dove al momento l’idea è rimasta un’idea.