In Florida è allerta… iguane. A causa delle bassissime temperature di questi giorni il Servizio meteorologico nazionale ha reso noto tramite Twitter che si stanno verificando problemi per gli animali arboricoli a sangue freddo come le iguane verdi invasive che popolano il sud della penisola. Questi animali infatti "bloccati" dal freddo possono irrigidirsi e perdere così la presa dalla corteccia, precipitando dagli alberi.
Da qualche giorno infatti le temperature sono scese intorno ai 4 gradi celsius (40°F), con "picchi" gelidi fino a qualche grado sotto zero: considerando che le medie di Miami per il mese di Gennaio si attestano intorno ai 23° C di massima e 17 di minima, non stupisce che alcuni abitanti meno attrezzati alle basse temperature ne risentano in maniera drammatica.
Ma attenzione a non banalizzare il fenomeno. Vedere sauri di quasi otto chili per 1,5 metri di lunghezza cadere storditi dagli alberi è uno spettacolo certo sorprendente, ma anche allarmante. Se le temperature dovessero scendere ulteriormente, la situazione potrebbe rivelarsi fatale. Nel 2010 un'ondata anomala di freddo ne uccise un gran numero.
Le iguane sono infatti animali "a sangue freddo" o ectotermi, come tutti gli altri rettili, cioè basano la propria temperatura corporea su quella esterna. Invece di mantenere un elevato metabolismo ed isolare il corpo con uno strato di peli o di piume, come noi mammiferi o gli uccelli, i rettili infatti preferiscono consumare poche energie e attivarsi solo in periodi caldi quando possono riscaldare i propri muscoli corporei al sole. Questo è anche il motivo per cui difficilmente troveremo rettili ai poli, oppure dalle nostre parti in inverno. Nei climi temperati le specie di serpenti, lucertole e tartarughe passano i duri mesi invernali ibernandosi sotto terra o nell'acqua, per poi riattivarsi con l'aumentare delle temperature primaverili. Il vantaggio è quindi evidente: un alligatore (Alligator mississippiensis) delle paludi Everglades può potenzialmente sopravvivere mesi e mesi senza mangiare nulla!
Le iguane verdi (Iguana iguana) non sono assolutamente preparate ad affrontare le improvvise gelate di questi giorni. Esse infatti provengono da territori molto più caldi del centro e sud America, dal Brasile al Messico, e si sono "clandestinamente introdotte" negli States a causa dell'uomo. Sono infatti una specie invasiva introdotta a causa di container di frutta dal sud. Sono animali ovipari e principalmente erbivori, e si cibano di oltre cento specie diverse di piante, ma occasionalmente possono nutrirsi anche di insetti e altri artropodi.
Quando spaventate da un predatore le iguane verdi tentano di fuggire e, se si trovano vicino a uno specchio d'acqua, si tuffano e nuotano via. Se messa alle strette da una minaccia, l'iguana verde si irrigidisce e gonfia il corpo, mostra la giogaia sotto il collo (la sacca di pelle sotto alla mandibola), sibila e fa oscillare la testa verso l'aggressore. Se la minaccia persiste, l'iguana può frustare con la coda, mordere e usare gli artigli in difesa.
Le iguane verdi usano creste e giogaie in vari modi nelle interazioni sociali, come salutare un'altra iguana o corteggiare un possibile compagno, e la frequenza e il numero dei movimenti della testa hanno significati particolari per gli altri individui.