La lince non soltanto è presente anche nell’Engadina, la valle di montagna nel cantone dei Grigioni, in Svizzera, ma si è anche riprodotta. La prova è arrivata da un cacciatore, che durante un’uscita è riuscito a fotografare una femmina accompagnata da due cuccioli, confermando così la riproduzione di questa specie nel territorio a 150 anni esatti dalla sua scomparsa.
Come spiegato l’Ufficio cantonale dei Grigioni per la caccia e la pesca, l’avvistamento è avvenuto il 22 luglio scorso nel territorio del Comune di Zernez. Il cacciatore, munito di cannocchiale, ha potuto prima osservare e poi fotografare la femmina di lince e i due cuccioli, nati quest'anno. Già nel 2022 alcuni cacciatori avevano segnalato l'avvistamento di giovani linci, ma non era stato possibile confermare ufficialmente il ritorno di questo animale in zona perché non erano state fornite prove fotografiche.
Quello che è certo è che da almeno tre anni un maschio di lince (B760) vive costantemente nel territorio intorno a Zernez, mentre la femmina e i cuccioli non sono ancora stati identificati. Le fotografie scattate dal cacciatore lo scorso luglio sono dunque materiale importantissimo, perché testimoniano una prima riproduzione della lince in Engadina Bassa, dove questo animale è stato dichiarato scomparso intorno al 1872.
La lince eurasiatica (Lynx lynx) è un mammifero della famiglia dei felidi dalle abitudini estremamente solitarie. Tra tutti i grandi carnivori presenti nella nostra penisola, è considerato il più raro e difficile da avvistare. Secondo i dati più aggiornati, infatti, in Italia le linci non superano nemmeno le 10 unità e sono suddivise nelle regioni alpine da Est a Ovest. Di recente ne è stata avvistata una in Valle d'Aosta, mentre è accertata la presenza di un maschio in Trentino (ma è piuttosto anziano e non viene avvistato da molto tempo), altri due o tre individui vivono invece nella zona del Tarvisio, un territorio famoso per la sua biodiversità e per essere stato anche il teatro del ritorno del castoro.
Altre segnalazioni provengono invece dal Piemonte settentrionale, in Provincia di Verbano Cusio Ossola, e un ultimo soggetto è stato segnalato nel 2021 in Provincia di Bolzano, sebbene l'informazione non sia mai stata confermata ufficialmente dalle amministrazioni locali. Come spiega il Wwf, nei secoli passati la lince eurasiatica è stata assiduamente perseguitata e in diversi territori si è addirittura estinta.
In Europa ne sono sopravvissuti solo pochi esemplari in regioni remote come la Scandinavia, i Carpazi e i Balcani, mente in Svizzera, dopo il 1971, sono stati reintrodotti diversi esemplari. Nel frattempo sono venute a formarsi in Italia due popolazioni, che vivono separatamente l'una dall'altra. Per rafforzare quella insediatasi sull'arco alpino, tra il 2001 e il 2008 diversi esemplari sono stati trasferiti dal Giura e dalle Alpi nordoccidentali nella Svizzera nordorientale.
Proprio nell'ottica di tutelare la specie e impedirne l'estinzione, in Europa sono in atto diversi progetti di conservazione della specie. Tra questi vi sono il Progetto Lince Italia, ma anche il gruppo di lavoro SCALP (Status and Conservation of the Alpine Lynx Population), a cui prendono parte ricercatori di tutti i paesi alpini. Da anni, inoltre, è attivo il progetto europeo Life Lynx, che si concentra sulle popolazioni di linci dinariche e delle zone alpine Sud orientali e vede la collaborazione di Italia, Slovenia, Croazia, Slovacchia e Romania.