video suggerito
video suggerito
21 Settembre 2023
16:49

In che modo i gatti si prendono cura di loro stessi?

Il gatto è un animale indipendente e autonomo ed è molto abile a prendersi cura di se stesso, ad esempio attraverso il grooming, il riposo e l'alimentazione. Vediamo in quali altri modi lo fa, e che benefici trae da determinati comportamenti.

35 condivisioni
gatto dormire

Accogliere un gatto in famiglia è sempre un momento di grande gioia ed entusiasmo, ma è fondamentale tenere a mente che vivere con questi felini comporta la costruzione di una relazione basata sulla fiducia e sul rispetto dei suoi bisogni, dei suoi desideri e delle sue motivazioni. E il gatto è un animale molto abile a badare a se stesso, e sa prendersi cura di gran parte delle sue esigenze in autonomia: che si tratti della pulizia del pelo, il cosiddetto “grooming”, alla frequenza con cui si alimenta passando per l’uso della lettiera e il riposo, ecco i molti modi in cui gatti si prendono cura di loro stessi.

Il grooming

La toelettatura, altrimenti detta “grooming è una delle attività che impegna di più i gatti, e che ha ricadute positive a livello fisico, sociale e comportamentale. Leccandosi il pelo e mordicchiandolo, il gatto elimina dal mantello sporcizia, pelo morto e squame di pelle, e allo stesso tempo regola la propria temperatura interna. In estate, la saliva che evapora lo raffredda e attraverso il leccamento il gatto può assumere vittima D che il sole sintetizza sul pelo, d’inverno invece il massaggio provocato dalla routine di pulizia stimola la produzione di un sebo idrorepellente a protezione della cute. Inoltre con il grooming il gatto diffonde il proprio odore su se stesso e poi sulle superfici su cui si strofina o su accomoda, contribuendo a creare intorno a sé un ambiente per lui rassicurante.

Il riposo

I gatti, è noto, passando gran parte delle giornate a dormire. Si stima che siano tra gli animali che dormono di più, tra le 12 e le 16 ore al giorno, e lo fanno non soltanto perché sono predatori crepuscolari (discendono dal gatto selvatico africano), e dunque sono abituati a muoversi di più durante la notte, ma anche per risparmiare e recuperare energie usate tra balzi, inseguimenti e corse, e anche per regolare la temperatura. Dormendo al calduccio, il gatto controlla la propria temperatura corporea e allo stesso tempo stimola la produzione di melatonina e serotonina. La qualità del sonno è quindi profondamente legata alla luce, che stimolando la produzione della melatonina aiuta a regolare il ritmo circadiano e il ciclo riproduttivo del felino.

L’alimentazione

Il gatto, contrariamente al cane, è predatore in natura di piccole prede, e arriva a consumare sino a 17 piccoli pasti al giorno. Si regola insomma da solo sulla quantità di cibo da ingerire e anche su quante volte farlo, ed è frequente vederlo avvicinarsi alla ciotola per consumare un po’ di croccantini, che andrebbero sempre lasciati a disposizione. Anche in questo caso, si prende cura di sé in modo indipendente, gestendo quando e quanto mangiare.

L’esercizio fisico

Corse, agguati, scatti improvvisi, inseguimenti: i gatti hanno bisogno di “sfogare” le loro energie attraverso il movimento, che molto spesso si accompagna al gioco. È frequente quindi vederli correre in giro per casa all’impazzata, saltare sui mobili, inseguire molle o topolini di pezza, saltare fuori da un angolo per provare ad afferrarci le caviglie e poi scappare. È un modo per tenersi attivi, esercitare la propensione alla caccia che è in loro innata e liberarsi di stress e tensioni, soprattutto se vivono una vita molto sedentaria.

L’esplorazione

I gatti sono animali dalla spiccata curiosità e sensibilità. Questo comporta, per loro, la necessità di esplorare il loro ambiente, spesso salendo su superfici sopraelevate o osservando da angolini ritenuti “sicuri”. In questo modo, oltre a rassicurarsi, sviluppano le loro abilità cognitive e sensoriali, e soddisfano la loro naturale curiosità e l’esigenza di “mappare” il luogo in cui vivono.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Avatar utente
Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social