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24 Febbraio 2022
17:37

In California un ecocorridoio sulla route 101 per salvare gli animali selvatici dagli incidenti stradali

Sulla Route 101, in California, è stato costruito un ecoviadotto per permettere agli animali selvatici di attraversare l'autostrada in sicurezza e raggiungere la riserva naturale.

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Se la minaccia maggiore da parte degli esseri umani per gli animali selvatici è sempre stata la caccia, ora in California ne esiste un’altra più pericolosa per la loro sopravvivenza. Sono gli incidenti sulle autostrade che frammentano il territorio.

Per questo la notizia della costruzione di un ecoviadotto dedicato agli animali sulla pericolosa Route 101, che eviterà queste morti è davvero una bella notizia. A maggior ragione perché in quella zona, oltre l’autostrada, si apre una riserva naturale di centomila ettari.

L'annuncio è stato dato da Beth Pratt, direttrice esecutiva della California della National Wildlife Federation, la più grande organizzazione di conservazione degli Stati Uniti. Sarà, infatti, grazie al lavoro portato avanti dal suo team se nel 2024 prenderà vita il Wallis Annenberg Wildlife Crossing che svetterà per 80 metri sopra il Liberty Canyon: permetterà agli animali di attraversare le otto corsie sottostanti e di accedere ai 63 mila ettari del parco nazionale delle Santa Monica Mountains.

Il progetto fonderà la struttura con l'habitat montano circostante e sarà realizzato in modo che gli animali si spaventino il meno possibile grazie all’inclusione di barriere sia per deviare i fari che per attutire il rombo delle auto.

Nonostante saranno molte specie a beneficiarne (coyote, scoiattoli, volpi, cervi, serpenti e rospi ad esempio) gli scienziati hanno a cuore la sopravvivenza di un animale in particolare, il puma, o leone di montagna, ormai rarissimo in California. Un felino che è presente tra California, Colorado e Kentucky, in un numero tra i quattro e i seimila esemplari, ma che prima di essere quasi sterminato abitava in tutta l'America del Nord.

Ma le buone notizie non finiscono qui. Infatti, un altro ecoviadotto sarà costruito nello stato di Washington. In questo caso servirà a cervi e caribù, come confermato da Andrea Wolf-Buck portavoce di Conservation Northwest, l'organizzazione che si occupa di connettere i territori occidentali al confine tra Usa e Canada.

La scelta delle aree dove costruire questi attraversamenti vede lo studio di diversi fattori: dall'intensità del traffico, al territorio circostante per capire come e dove gli animali sono abituati a muoversi. Per esempio gli esperti hanno scoperto che grizzly, alci e cervi preferiscono i cavalcavia, mentre orsi e piccoli felini preferiscono i sottopassaggi.

L'importanza di far attraversare agli animali le autostrade in sicurezza non è solo un problema di incidenti: lo spezzettamento dei territori non permette agli animali l'incontro con altre popolazioni diminuendo di molto la varietà genetica e privilegiando la consanguineità che però porta a diversi problemi e alla fine l'estinzione.

Questi attraversamenti faunistici, che per gli esperti sono il futuro della conservazione, stanno nascendo anche in altre parti del mondo. In Europa, i migliori sono i Paesi Bassi che finora hanno realizzato 66 passaggi nella regione della Veluwe, per i tassi europei, specie in pericolo, ma anche per cervi, volpi e cinghiali.

Anche l'Africa è all'avanguardia in realtà. Per esempio in Tanzania l'Usaid, l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, ha lanciato un progetto di ecocorridoi per preservare la ricchissima biodiversità del Paese.

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Simona Sirianni
Giornalista
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