In arrivo regole più severe per la vendita di animali online

Dal prossimo martedì 27 settembre le regole per la vendita a distanza di animali finalmente cambieranno e questo succederà in seguito alle novità introdotte dai decreti di adeguamento al Regolamento 2016/429, riguardante la “Normativa in materia di sanità animale”.

Una gran buona notizia, visto che l'acquisto di animali online dovrebbe proprio essere vietato ma al contrario resta ancora un fenomeno per nulla  sconfitto. Nonostante, infatti, molto spesso si legga di solenni truffe, le persone purtroppo cercano ancora la razza che più piace loro in Rete, allettati dai prezzi inferiori. Ma è proprio dietro a quei prezzi troppo bassi che si nascondono raggiri e frodi che fanno male all’animale e ai futuri pet mate.

Per questo la vendita di animali online dovrebbe essere vietata, così come la pubblicità di siti che comunque offrono la possibilità di farlo. E se non questo, quantomeno il commercio su Internet dovrebbe essere fortemente regolamentato. Questa possibilità, promessa a lungo dall’Unione Europea, ben consapevole di tutti i rischi connessi alla cessione di animali in Rete, è arrivata.

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Sono diverse le novità importanti, attraverso le quali si cercherà di rendere meno semplice l'acquisto online. Intanto sarà obbligatorio, per esempio, inserire nell’annuncio di vendita, online o su carta, l’identificativo dell’animale o di chi lo sta vendendo. Qualora non risulti presente nell'annuncio, l'identificativo dovrà comunque essere sempre disponibile su richiesta delle autorità competenti.

Inoltre, le inserzioni dovranno anche rispettare le norme sul commercio elettronico che prevedono obbligatoriamente di inserire e aggiornare indicazioni quali nome, sede, contatti, ecc., affinché il pubblico sia debitamente informato.

Infine, la vendita dovrà essere accompagnata da una certificazione medico veterinaria che attesti le condizioni sanitarie dell’animale.

Ci saranno anche le sanzioni. Infatti, salvo che il fatto non costituisca reato, chiunque contravvenga alle disposizioni date dal nuovo Regolamente, sarà punito con una sanzione amministrativa che potrà andare da 1.000 euro a 5.000 euro.