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È stato denunciato da Lndc Animal Protection l'uomo di Vergiate, in provincia di Varese, che qualche giorno fa ha lasciato il suo cane appeso a un cappio per diversi minuti spiegando che lo stava facendo «per educarlo».
«Non serve essere esperti di educazione cinofila o di etologia per capire che impiccare un cucciolo non può in alcun modo essere considerato un metodo educativo, basta un po' di buonsenso», scrive su una nota la presidente Lndc Animal Protection, Piera Rosati in merito al caso.
«Per questo abbiamo sporto denuncia contro questa persona per il reato di maltrattamento ai sensi dell’articolo 544-ter del codice penale, che prevede la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro per chi sottopone un animale a sevizie per crudeltà e senza necessità, proprio come in questo caso».
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«In passato erano già stati segnalati alcuni suoi comportamenti – continua Rosati – E ora sarebbe auspicabile che il sindaco, che giustamente ha agito con decisione togliendo il cane all’uomo, emettesse un’ordinanza che vieti a questa persona di detenere altri animali per sempre, visto che non è chiaramente in grado di garantire il loro benessere».
Il protagonista di questa crudele vicenda si chiama Mosè ed è un cucciolo di Jack Russell che è stato salvato grazie all'intervento di alcuni vicini del suo pet mate che, vedendo la scena, hanno immediatamente segnalato il fatto sia all'associazione Lndc Animal Protection che alla polizia locale del Comune.
Un lavoro congiunto che ha permesso di strappare il cucciolo a tali metodi assurdi metodi educativi. Ora Mosè è in affido al canile comunale in attesa di trovare per lui un’adozione adeguata. Adozione che potrebbe arrivare velocemente, visto che dopo che la notizia si è diffusa sui social, il centralino del Comune di Vergiate è andato in tilt per le telefonate ricevute da parte dei cittadini che volevano adottare l’animale.
Un'adozione che farà senz'altro bene al Jack Russell, ma che dovrà essere fatta con molta attenzione e dovrà cercare per il cucciolo uno o dei pet mate molto consapevoli di ciò che significa adottare un animale, per di più in questo caso maltrattato.
Non è mai troppo ripetere quanto, adottare un cane, sia una decisione che non va presa con superficialità ma che richiede l’assunzione di molte responsabilità. Che significa, per esempio, considerare il tempo che potremo dedicargli e comprendere le sue necessità e le sue motivazioni.
Perché per costruire una relazione sana e piacevole tra animale e umano, c'è bisogno di essere aperti e disposti a imparare. Imparare a capire che cosa il cane ci "dice" e ci "chiede" nella sua forma di comunicazione che non si basa sulla capacità verbale. Imparare, insomma, a considerare il nostro amico in quanto tale, accettando e rispettando la sua diversità.
