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23 Luglio 2024
18:09

Il vitello bendato e “sacrificato” per la festa patronale di Roccavaldina non ci sarà

A Roccavaldina, in provincia di Messina, è stata annullata la sfilata del vitello bendato per la festa patronale in seguito alle pressioni di diverse organizzazioni animaliste.

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Nessun vitello bendato sarà "sacrificato" per la festa patronale dedicata a San Nicola di Bari a Roccavaldina, piccolo comune in provincia di Messina. La sfilata, prevista nei primi giorni di agosto, è stata ufficialmente annullata. L'annuncio arriva a seguito delle pressioni congiunte da parte di numerose associazioni animaliste che hanno organizzato un mail bombing indirizzato al Sindaco Salvatore Visalli e al parroco del paese. A ciò si è aggiunta anche una richiesta formale presentata a Giovanni Giacobbe, Garante dei Diritti degli Animali della Regione Sicilia, per sospendere l'evento.

«La nostra priorità è garantire un pacifico svolgimento dell'evento senza arrecare alcun tipo di maltrattamento agli animali», ha dichiarato il sindaco Visalli. «La sfilata del vitello, che avrebbe comportato solo una semplice apparizione, è stata annullata per evitare qualsiasi rischio di sofferenza per l’animale». Con queste parole, confermate dal Garante Giovanni Giacobbe, si mette fine a una vicenda che aveva fatto molto discutere nei giorni scorsi, anche fuori dal territorio del piccolo comune.

Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani Onlus, ha sottolineato inoltre come questa arcaica tradizione locale, in passato, si concludesse spesso con l'uccisione del vitello. «La scelta effettuata quest’anno, grazie alle pressioni animaliste, riflette una mutata sensibilità nei confronti degli animali e rappresenta una vittoria importante», ha affermato Caporale. «Non ci sarà nessun vitello trascinato bendato per le strade di Roccavaldina. Abbiamo salvato una vita. Il dialogo ha portato ad una scelta coerente alla tutela dell’animale»

In merito alla questione era intervenuta anche l'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA), che attraverso un comunicato aveva sottolineato anche come siano state a loro segnalate numerose foto e video nei quali si vede chiaramente il vitello della Festa del Convito mentre cammina in processione «legato, bendato e sollecitato con violenza». Il vitello, alla fine, non ci sarà e la Festa del Convito, in programma dal 1° al 4 agosto 2024, si svolgerà dunque senza alcuna forma di sfruttamento e maltrattamento animale.

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