«Aiutateci a ricostruire la nostra struttura distrutta dal maltempo»: l’appello arriva dal Villaggio dei Randagi, rifugio gestito da volontari attivi nel territorio della provincia di Catanzaro, nei giorni scorsi investito da un’ondata di maltempo che ha causato danni ingentissimi.
Tra le strutture travolta da acqua e fango, in quello che è stato un vero e proprio nubifragio, c’è appunto anche quella del Villaggio dei Randagi, in Contrada Puma, a Caraffa di Catanzaro. A lanciare l’allarme e aggiornare sulla situazione è stata la presidente dell’associazione, Aldina Stinchi, la mente dietro questo rifugio, che ci aveva già raccontato come è nato il villaggio e perché si discosta dai canili tradizionali: «La pioggia torrenziale ha fatto danni consistenti – ha spiegato Stinchi, che a 76 anni si dedica ancora ogni giorno, anima e corpo, ai 150 cani ospitati dalla struttura – Sono stati scavati i corridoi centrali e si sono create delle voragini all'interno dei recinti. La strada principale di accesso non era inizialmente percorribile. Tantissimi recinti sono da ripristinare. Abbiamo già chiamato la ruspa, ma non abbiamo assolutamente i fondi per comprare le reti e chiamare altri operai».
«Due recinti sono crollati, quelli centrali si sono sopraelevati e hanno buchi sotto – prosegue Stinchi a Kodami – stiamo lavorando in urgenza con la ruspa per poter alzare il livello del terreno, e poi stiamo tamponando la rete per chiudere i recinti come possiamo. Dovremo però acquistare una rete elettrosaldata e i pali, e non abbiamo i fondi. I cani stanno fortunatamente tutti bene, sono 130, ma hanno paura dei tuoni e sono molto agitati e sotto stress. Con i recinti distrutti può capitare che nascano discussioni tra gruppi, e la priorità è il loro benessere».
L’associazione ha quindi lanciato una raccolta fondi per raccogliere i soldi necessari a riparare i danni e ricostruire le parti distrutte: «Mi appello a tutte le persone sensibili e che amano gli animali, vi prego, aiutateci – ha detto Stinchi, che da ore ormai sta lavorando, insieme con gli altri volontari, per cercare di far fronte al disastro – questa alluvione ci ha portato a una catastrofe che comporta spendere moltissimi soldi che ovviamente non abbiamo, essendo una struttura completamente autogestita».