Uno squalo balena si fa largo in un cielo nero pece: le stelle sembrano cedere il passo e si spostano al passaggio del re del mare. Non è la descrizione di un quadro René Magritte, ma qualcosa che potrebbe avvicinarsi molto alle immagini oniriche del pittore belga. Parliamo di un video che circola da diverso tempo sui social che ritrae uno squalo balena che sembra nuotare un terso cielo stellato. Non c'è bisogno di scomodare interpreti di sogni, però, perché in realtà lo squalo balena sta semplicemente nuotando di notte attraverso una miriade di organismi bioluminescenti.
Le immagini sono state catturate dal fotografo Mike Nulty e permettono di viaggiare con la mente in un percorso surreale che affascinerebbe qualsiasi studioso di sogni. Il grande animale si trova sotto il pelo dell'acqua, talmente scura da far risaltare ogni singola macchietta bianca sul suo dorso. Due colpi di coda, poderosi e lenti, fanno avanzare lo squalo attraverso una moltitudine di organismi sospesi nell'acqua che risplendono come tanti piccoli diamanti.
Essere affascinati da un video del genere è normale, ma subito dopo lo stupore sopraggiunge la curiosità: com'è riuscito il fotografo a catturare un momento così peculiare e cosa sono quegli organismi luminosi che galleggiano insieme allo squalo balena?
Le immagini sono state probabilmente girate con un drone in una perfetta ripresa dall'alto, morbida e agile. Per quanto riguarda il luogo dove sono state catturare, il fotografo non ha specificato dove è stato avvistato l'esemplare, ma verosimilmente quelle potrebbero essere le acque del Mar di Cortez al largo della Bassa California, in Messico, dove l'esperto ha fotografato altri squali balena.
Il vero protagonista del video, infatti, non è proprio lui, il magnifico individuo al centro della scena: il gigante filtratore dei mari che può misurare circa 20 metri di lunghezza e può pesare anche 11 tonnellate. In questa regione gli squali balena ci sono tutto l'anno, ma è probabile che le riprese siano state fatte in un periodo che va dal tardo autunno fino alla fine della primavera, ovvero quando c’è una maggiore concentrazione di nutrienti nelle acque ed è più facile avvistare gli animali.
Non si tratta di una specie pericolosa per l'uomo e secondo lo Shark Research Institute, la sua natura placida gli ha permesso addirittura di guadagnare il soprannome di “gentle giants”, ovvero il "gigante gentile". Questi animali sono conosciuti con molti nomi, tra cui "marokintana", che significa in lingua malgascia "molte stelle" e le immagini di Nulty spiegano chiaramente il perché: i puntini sul suo dorso formano una costellazione che varia a seconda del soggetto, permettendo ai ricercatori di identificare un individuo specifico anche solo tramite una foto di questo pattern maculato.
Una diversa costellazione, invece, è quella che circonda l'animale. Nel buio della notte gli organismi bioluminescenti intorno a lui formano una corona che risplende, ma queste piccole luci non sono solo belle da vedere, hanno un significato biologico profondo. Il termine bioluminescenza indica la capacità che hanno alcune specie attive durante la notte, o che vivono in luoghi scarsamente illuminati, di generare luce, e sono comunemente visibili anche nelle acque della Bassa California.
Alla base del fenomeno vi è una reazione chimica che richiede ossigeno: attraverso l’ossidazione di una proteina, la luciferina, l’energia chimica viene convertita in energia luminosa visibile. In particolar modo quello che vediamo è un plancton molto particolare, ovvero organismi acquatici galleggianti che si fanno trasportare passivamente dal moto ondoso che per diversi motivi evolutivi hanno sviluppato la possibilità di illuminarsi di notte: crostacei, alghe, batteri, protozoi e molti altri hanno acquisito questa capacità nell’ambito del comportamento predatorio, per attrarre le prede o per disturbare i predatori. In alcune specie, come le lucciole, ha invece una funzione comunicativa tra maschio e femmina nel contesto sessuale.
Immagini del genere fanno immediatamente scaturire la voglia di andare a vederle di persona, ma bisogna fare attenzione. Gli squali balena sono animali estremamente minacciati che generano un turismo incredibile. Per questo motivo è fondamentale attenersi ai diversi codici di condotta presenti nella regione dove si incontrano. Nel codice è spiegato come bisogna approcciarsi all'animale, qual'è la distanza giusta da tenere e quali sono le principali norme di sicurezza per non recare disturbo agli animali.
Un codice del genere è fondamentale poiché le persone che si spingono in quei luoghi per praticare questo tipo di turismo sono migliaia ogni anno. L'uomo è in generale uno dei principali fattori di minaccia per questi splendidi animali e secondo la ICUN, che la considera una specie a rischio di estinzione, non è possibile determinare il numero degli individui a livello globale, ma si può stimare una riduzione della popolazione che si avvicina al 30% su tre generazioni.
Negli ultimi 10 anni sono stati avviati numerosi studi dedicati al tracking degli squali balena in varie parti del mondo, con l'obiettivo di aumentare le conoscenze riguardo alla specie e, di conseguenza, le possibilità di tutela. Ciò nonostante, questo grande pesce viene ancora pescato, soprattutto in Asia, per destinarlo al mercato alimentare.