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Sono uccelli dall'aspetto unico che nel paesaggio innevato del versante lombardo del Parco nazionale dello Stelvio si fronteggiano, quasi danzando sul manto banco. Si tratta di due galli forcelli impegnati in una "discussione" per decidere chi avrebbe avuto la priorità nel corteggiamento della femmina che li osservava poco distante.
Le immagini sono state riprese non da una fototrappola ma da un ricercatore del Parco stesso che ha immortalato il momento in cui i due animali si stavano fronteggiando. I protagonisti sono due maschi adulti che in determinati periodi dell'anno, tra aprile e maggio, iniziano a sfidarsi all'interno di alcune zone strategiche dell'arco alpino, delle vere e proprie "arene" in cui il loro canto può diffondersi ampiamente per attirare sia le femmine che altri maschi, con cui ingaggeranno combattimenti per il diritto di accoppiamento.
Queste arene, dove i maschi competono tra loro per potersi accoppiare con il maggior numero di femmine possibile, si trovano tra i 1.600 e i 2.000 metri di quota. Qui le conifere diventano più rade, ma resistono ancora i rododendri e i mirtilli e le femmine assistono alla sfida, proprio come si trattasse di uno spettacolo. Quando invece torna l'inverno e la temperatura si abbassa, il gallo forcello scava una buca nella neve, profonda anche 60 centimetri, e la utilizza per proteggersi dal gelo, riducendo al massimo il proprio dispendio di energie.
I galli forcelli, detti anche fagiani di monte, sono uccelli unici, ben riconoscibili per via delle loro meravigliose code arricciate e per gli eccentrici colori del piumaggio dei maschi, prevalentemente neri con riflessi bluastri e bande alari bianche.
In questa specie il dimorfismo sessuale è molto evidente, le femmine infatti sono di colore bruno e non hanno i colori e le penne della coda tipicamente arricciate che contraddistinguono i maschi.
Questi animali non sono solo unici e affascinanti, sono anche importanti indicatori biologici: sono estremamente sensibile alle minacce di origine antropica e, laddove l'habitat subisce modifiche anche minime, tende a scompare rapidamente.
