Il pescatore Scott Haraguchi si trovava oltre un miglio al largo di Kualoa, alle Hawaii, a bordo del suo kayak, impegnato in una delle sue solite battute di pesca. A un certo punto, ha sentito un suono simile a quello di una barca che si dirigeva verso di lui a motore spento, ha guardato verso l'acqua e ho visto qualcosa di grosso e bruno urtare contro il suo kayak. Inizialmente pensava fosse una tartaruga marina e solo successivamente si è reso conto di essersi imbattuto invece in un grosso squalo tigre, incidente che fortunatamente si è concluso senza conseguenze.
Tutto è stato inoltre ripreso dalla sua GoPro, lasciata accesa per sbaglio dall'uomo che l'aveva attivata dopo aver catturato un pesce. La immagini impressionati, condivise poi dal pescatore sul suo canale YouTube, mostrano il grosso squalo, probabilmente lungo oltre 5 metri, che arriva a gran velocità mordendo ripetutamente il kayak, affondi che per fortuna non hanno causato danni considerevoli o il ribaltamento della piccola imbarcazione.
Haraguchi ha poi dichiarato successivamente di essere stato in grado di allontanare lo squalo e che ha poi continuato a pescare come se nulla fosse accaduto. Ma è stato solo quando è tornato a casa e ha guardato il suo video che si è reso conto davvero di quello che era successo. Ha poi aggiunto di non essere sicuro di cosa può aver spinto il predatore ad attaccare, ma ha però notato che in zona c'era una foca ferita, ipotizzando quindi che lo squalo abbia scambiato il suo kayak per una preda.
Nei gironi successivi, inoltre, uno grosso squalo di circa 6 metri è stato avvistato nelle vicinanze, spingendo quindi le autorità a chiudere la spiaggia. Non è la prima volta che in questa zona pescatori e bagnanti si ritrovano a faccia a faccia con gli squali, talvolta anche con esiti meno fortunati di quanto accaduto a Haraguchi. Che però lo squalo abbia attaccato il pescatore "per sbaglio", è invece un'ipotesi abbastanza verosimile, supportata tra l'altro anche da uno studio pubblicato nel 2021 sul Journal of The Royal Society Interface.
Mettendo insieme riprese video e studi neurologici, gli scienziati hanno ricostruito il punto di vista degli squali, confermando le loro difficoltà nell’identificazione visiva, cosa che spesso li porta ad attaccare nuotatori e surfisti proprio perché vengono scambiati per foche e otarie. Ma anche se gli squali fanno ancora molta paura e siano comunque potenzialmente pericolosi, sono loro in realtà a passarsela piuttosto male.
Pesca eccessiva, catture accidentali e mercato nero hanno già spazzato via il 70% delle popolazioni di squali e razze dagli oceani in appena mezzo secolo. Ben il 37% delle specie rischia seriamente l'estinzione, un dato piuttosto drammatico. Gli squali e le razze svolgono infatti un ruolo strategico cruciale all'interno degli ecosistemi marini, perderli significherebbe comprometterne per sempre il funzionamento delle catene alimentari causando conseguenze catastrofiche anche sulla pesca e le attività umane legate al mare.