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18 Gennaio 2021
12:15

Il video dell’incontro tra il gatto e il cervo tra curiosità e timidezza

Il video dell'incontro tra il gatto e il cervo per le strade di Villetta Barrea, un paesino nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha fatto il giro del web. L’autore delle immagini ci racconta la storia celata dietro al video che ritrae i due animali mentre si guardano prima di proseguire entrambi per la propria strada. Abbiamo chiesto a Sonia Campa e Federica Pirrone, etologhe del nostro comitato scientifico, cosa stesse succedendo tra i due animali.

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A Villetta Barrea, in provincia dell’Aquila, un turista ha avuto la fortuna di immortalare una scena magica che in poco tempo è diventata famosa in tutto il mondo. Il video ritrae un cervo che passeggia sereno per le vie di un borgo quando, da dietro, arriva un gattino nero. I due animali cominciano a studiare la situazione, finché il gatto sceglie di allontanarsi. «Stavamo uscendo da un ristorante – spiega Davide Cavalieri, autore del video – volevamo andare in montagna verso il vicino passo Godi per osservare i cervi, quando ci appare davanti lui, intento a brucare l’erba di un giardino, poi è arrivato anche il gattino e ha reso tutto ancora più incredibile. Sinceramente ancora non ci capacitiamo di ciò che sta accadendo echiunque incontriamo ci parla del cervo che incontra il gatto. Negli ultimi giorni ci hanno scritto dalla Russia, dalla Germania e dagli Stati Uniti. La gente rimane sbalordita per il fatto che l’animale selvatico passeggi per il paese».

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I cervi di Villetta Barrea

Il cervo in paese non rappresenta però un fatto unico nel suo genere per gli abitanti di Villetta Barrea. Lo stesso Davide, frequentatore abituale della zona, racconta infatti di quanto sia normale, da queste parti, passeggiare e incontrare un cervo. «Questo animale è di casa qui – spiega – i turisti rimangono sempre stupiti, mentre gli abitanti del posto hanno cominciato addirittura a utilizzare i recinti elettrificati per gli orti e per i giardini in modo da evitare le incursioni dell’animale, ghiotto di germogli».

Il paese in cui si è svolto l’incontro tra il cervo e il gatto è noto infatti per questo tipo di incontri, tanto che alcune agenzie viaggi organizzano addirittura escursioni e tour per avvistare i grandi e maestosi ungulati nei paraggi dell’abitato. «La gente è talmente abituata che, come si vede in un altro video girato da me, talvolta non ferma nemmeno l’auto quando lo incontrano lungo la strada», continua Davide Cavalieri, sensibile al tema della tutela degli animali anche per via del suo lavoro di allevatore e di responsabile per l’Abruzzo di un’azienda che si occupa di servizi funerari per animali domestici. «Il cervo non è solo, poco fuori dal paese vivono anche alcune femmine – conclude l’autore del video – hanno scelto questo posto perché poco distante c’è un lago».

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L'incontro tra il cervo e il gatto: l'opinione del comitato scientifico di Kodami

Il video dell’incontro tra i due animali quindi, ha incuriosito milioni di persone in tutto il mondo, ma come hanno vissuto quel momento i due animali protagonisti delle immagini? «Il gatto – spiega Sonia Campa, esperta in etologia felina – è incuriosito da questo animale enorme che probabilmente è la prima volta che vede passare, presumibilmente davanti casa sua. Il suo comportamento è ambivalente. Curioso da una parte ma dall'altra intimidito dalle dimensioni del cervo. Alla fine infatti, rinuncia all’incontro perché il cervo si fa troppo intraprendente nel cercare di avvicinarsi».

«Mostrano entrambi una certa naturale curiosità – conferma Federica Pirrone, etologa e ricercatrice presso l’Università Statale di Milano – si muovono lentamente, alternano allontanamento dello sguardo e contatto visivo, sempre mantenendo una certa distanza. Proprio alla fine, il cervo si avvicina per annusare il gatto. Tra i due è il gatto il soggetto un po' più titubante, ma è normale: è un piccolo Davide davanti a un grande Golia, e pure corredato di palchi».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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