Il video della tartaruga Caretta caretta salvata a Genova: si chiama Pangea e pesa 33 chili

Una tartaruga Caretta caretta è stata salvata nelle acque di Genova. Adesso si trova nel centro di recupero per tartarughe dell’Acquario di Genova, dove è stata ribattezzata Pangea.

10 Luglio 2024
16:11
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Caretta caretta Varazze trasportata Acquario di Genova

Una tartaruga Caretta caretta è stata salvata nelle acque di Genova e trasferita all'interno del centro di recupero per tartarughe dell’Acquario di Genova, dove è stata subito ribattezzata Pangea. È stata individuata il 5 luglio luglio 2024 da un’imbarcazione di Drafinsub nelle vicinanze di punta Vagno, in prossimità dell’accesso al Porto: manifestava difficoltà a immergersi ed era a rischio collisione con le imbarcazioni da diporto che transitavano in zona.

In accordo con la Guardia Costiera, la tartaruga è stata trasferita all'interno del centro di recupero per tartarughe dell’Acquario di Genova dove è stata affidata allo staff medico veterinario. Pesa 33 chili, è lunga circa 65 centimetri e larga 62. Pangea è stata sottoposto ai controlli ed esami diagnostici del caso, e al momento si trova in una delle vasche curatoriali non visibili al pubblico dedicate all’attività di soccorso tartarughe. Per ulteriori informazioni sui motivi che l'hanno portata a finire tra le imbarcazioni sarà necessario attendere gli esiti degli esami del sangue e dei tamponi effettuati.

Lo staff acquariologico e medico veterinario dell’Acquario proseguirà nei prossimi giorni il monitoraggio dello stato di salute della Caretta caretta. L’attività di pronto soccorso tartarughe è svolta in accordo con i Carabinieri Servizio CITES, che coordinano a livello nazionale l’applicazione della Convenzione di Washington che tutela questi animali, e in collaborazione con la Guardia Costiera, nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa tra la Direzione Marittima della Liguria e l'Acquario.

L'accordo ha l’obiettivo di definire e gestire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà, oltre che nel comune intento di rilanciare un messaggio di massima sensibilità ambientale per stimolare l’utente del mare ad un radicale cambiamento culturale proteso al massimo rispetto dell’ambiente marino.

Nel frattempo, dall'acquario ricordano che chiunque avvisti un esemplare in stato di difficoltà deve allertare immediatamente la Guardia Costiera, chiamando il numero 1530. Per nessun motivo gli esemplari di tartaruga rinvenuti in mare possono essere catturati e issati a bordo di imbarcazioni private.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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