La nuova specie di oloturia con il suo evidente intestino arancione. Immagini tratte dalla spedizione Nautilus Live dell'associazione Ocean Exploration TrustIl video che immortala la scoperta di questa nuova specie di cetriolo di mare è emozionante: quello che sembra un piccolo fantasma trasparente fluttua leggiadro davanti la telecamera. Si muove trasportato dalla corrente ondulando delicatamente le appendici avanti e indietro. Il suo "corpo di vetro" non nasconde nulla: sono visibili la bocca circondata di tentacoli e gli organi interni con ben in evidenza un intestino di un arancione luminoso.
La nuova specie di oloturia con il suo evidente intestino arancione. Immagini tratte dalla spedizione Nautilus Live dell'associazione Ocean Exploration Trust
L'incontro con il curioso invertebrato si è tenuto durante una spedizione della Exploration Vessel Nautilus, nave deputata alla ricerca scientifica con le più recenti tecnologie per l'immersione a grandi profondità. L'esplorazione si inserisce nella cornice dei progetti Nautilus Live e Nautilus Exploration Program gestiti dall'organizzazione no-profit Ocean Exploration Trust (OET) che da anni si concentra sull'esplorazione scientifica del fondale marino e la divulgazione diretta soprattutto alle future generazioni.
La EV Nautilus è una nave di ricerca gigantesca: 68 metri di acciaio solcano i mari equipaggiati con tecnologie all'avanguardia e stare al suo interno è il sogno di qualsiasi bambino appassionato di esplorazione dei fondali marini. Telecamere, radar e strumenti di rilevazione di suoni e vibrazioni sottomarini sono tenuti sott'occhio costantemente dal nutrito equipaggio e nelle sale della nave, sotto le luci soffuse dei led, si respira un'aria di meraviglia e mistero.
Ad arricchire il comparto tecnologico della nave c'è Hercules, il rover sottomarino che ha catturato le splendide immagini della strana creatura. Hercules si è immerso a una profondità di circa 2.200 metri per esplorare il misterioso Kingman Reef e l’atollo di Palmyra, isolotti che affiorano per circa 6,9 chilometri quadrati, per poi immergersi nuovamente nel blu, approssimativamente tra le Isole Hawaii e le Samoa Americane.
È propri sullo sfondo di quei fondali sabbiosi che ha fatto la sua comparsa davanti le telecamere questo cetriolo di mare che gli scienziati ipotizzano faccia parte della famiglia Elpidiidae. I cetrioli di mare, detti anche oloturie, fanno parte del phylum Echinodermata, il che significa che sono parenti stretti dei ricci di mare e delle stelle marine.
Attualmente, ci sono circa 1.250 specie di cetrioli di mare conosciute, alcune delle quali abitano parti poco profonde dei mari, mentre altre preferiscono gli abissi di qualche reef oceanico, proprio come il nostro "fantasma trasparente". Queste creature sono spazzini che aiutano a mantenere l'ecosistema marino sano, cibandosi degli scarti della digestione degli animali e altri detriti fluttuanti in acqua.
Guardando il protagonista del video sono gli organi interni a catturare di più l'attenzione con un lungo tubo arancione brillante che funge da intestino. In quasi tutte le oloturie, oltre a digerire gli alimenti, questo organo ha un'altra straordinaria funzione: i cetrioli di mare sono in grado di espellere il proprio intestino e altri organi interni dal proprio ano per confondere i predatori e avere il tempo necessario per fuggire.
Per essere funzionale a questa tecnica di fuga si aggiunge anche una incredibile capacità rigenerativa, per cui le oloturie sono in grado di ricostruire le parti mancanti del proprio corpo molto rapidamente. Che questo comportamento sia attuato anche dalla nuova specie non è ancora certo, ma mentre per i predatori l'espulsione di un intestino così colorato ha sicuramente un effetto confondente, per chi guarda dall'esterno lo spettacolo potrebbe somigliare più a un lancio di una stella filante a carnevale.
In ogni caso, per poterlo scoprire dovremo attendere ulteriori esplorazioni del Nautilus e dei suoi ricercatori che in futuro ci mostreranno sicuramente nuove meraviglie marine. Infatti, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), un'agenzia federale statunitense che si occupa di oceanografia, meteorologia e climatologia, afferma che solo il 5% dell'Oceano Pacifico è esplorato, lasciando la speranza ai ricercatori e a tutti i curiosi di biologia marina di riuscire a scoprire nuove creature nelle prossime spedizione.