Negli abissi dell'oceano si nasconde una specie i cui tentacoli richiamano alla mente i Dissennatori della saga di Harry Potter. Si tratta di una delle meduse più grandi al mondo chiamata Stygiomedusa gigantea, conosciuta anche come "medusa fantasma gigante". È estremamente rara, infatti, è stata osservata solo un centinaio di volte. Con i suoi lunghi tentacoli simili a nastri, Stygiomedusa gigantea si muove agilmente attraverso le profondità marine.
Sorprendentemente, questi tentacoli non sono urticanti come quelli di molte altre meduse, ma vengono utilizzati principalmente per la locomozione e per catturare le prede. Si presume che utilizzi i suoi tentacoli a nastro per catturare e nutrirsi di plancton e piccoli pesci, ma molto resta ancora da scoprire sul suo comportamento e sulla sua ecologia.
Stygiomedusa gigantea è stata descritta per la prima volta nel 1910, quando gli esemplari catturati nelle reti e i filmati registrati dai veicoli sottomarini a comando remoto (ROV) hanno permesso agli scienziati di gettare una luce su questa enigmatica creatura. Ciò che rende ancora più intrigante questa specie è il suo rapporto con un piccolo pesce conosciuto come protula pelagica o Thalassobathia pelagica, che spesso si trova a vivere in simbiosi con questa caratteristica e unica medusa.
Questo rapporto simbiotico offre diversi vantaggi reciproci: il pesce trova riparo e protezione tra i tentacoli della medusa, mentre quest'ultima si libera dei parassiti che possono infestare il suo corpo nutrendosi dei parassiti stessi. È un esempio affascinante di come gli animali marini possano interagire e cooperare per sopravvivere nelle profondità degli oceani polari. Stygiomedusa gigantea continua a essere però un enigma avvolto dal mistero degli abissi oceanici. Le sue sembianze evocano meraviglia, stupore e curiosità, spingendo gli scienziati a esplorare sempre più a fondo le profondità sconosciute del nostro Pianeta, nella speranza di svelare i segreti di questa affascinante creatura marina e di tutte le altre che attendono ancora di essere scoperte.