Dopo il primo emozionante avvistamento avvenuto nell'ottobre 2023, la lince è stata nuovamente immortalata nel Parco Nazionale Gran Paradiso, tra Valle d'Aosta e Piemonte. I guardaparco hanno registrato un doppio passaggio dell'elusivo felino in pochi giorni, confermato grazie alle registrazioni di una fototrappola, inizialmente posizionata nell'area per il monitoraggio dei lupi che vivono in quella zona del parco.
Non è ancora possibile determinare se si tratti con certezza dello stesso individuo avvistato lo scorso ottobre o di un altro esemplare in dispersione, poiché la valle in cui è stato avvistato questa volta è diversa. Tuttavia, il Parco fa sapere che un'ulteriore conferma della presenza della lince proviene anche da alcune tracce rilevate da una turista nella stessa area, attualmente in fase di verifica da parte degli esperti.
L’Ente Parco ha sottolineato che avvistamenti e le segnalazioni di lince, sebbene non sempre verificabili, ci sono sempre stati nell'area almeno dagli anni 80. Tuttavia, è solo grazie all'introduzione delle fototrappole che è stato possibile documentare con certezza il ritorno della specie, estinta sulle Alpi agli inizi del 900 a causa della persecuzione umana. La lince è finalmente ricomparsa in Italia, anche grazie ad alcuni individui probabilmente arrivati dalla Svizzera e dalla Slovenia.
Come avvenuto per il primo avvistamento, l’Ente Parco ha scelto di non divulgare l'esatta posizione in cui è stato avvistato il felino. Questa decisione è molto importante ed è stata presa per garantire la sicurezza dell'animale, ma anche che le attività del Corpo di Sorveglianza del Parco possano proseguire senza interferenze, concentrandosi esclusivamente sulla ricerca di ulteriori segni di presenza della specie.
Questo nuovo avvistamento della lince nel Parco Nazionale Gran Paradiso rappresenta un evento di estrema importanza, simbolo della resilienza della natura e della possibilità di ripristino degli equilibri ecologici. La speranza è che questi magnifici ed elusivi predatori possano trovare un habitat sicuro e prosperare nuovamente nelle Alpi, arricchendo la biodiversità di questa straordinaria area protetta con una popolazione stabile e numerosa.