Il video della biscia tassellata che cattura e mangia un pesce

Le bisce o natrici sono serpenti acquatici specializzate nella cattura di anfibi e pesci. Osservarle durante la caccia non è però semplice ma grazie a questo video possiamo ammirare le loro eccezionali abilità.

21 Aprile 2022
18:18
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Le bisce o natrici sono tra i serpenti più diffusi in Italia e non è così difficile incontrarle anche in giardini o centri abitati. Sono infatti rettili innocui e non velenosi che si adattano piuttosto bene anche a vivere fianco a fianco con l'uomo. Hanno spiccate abitudini acquatiche e sono abilissime cacciatrici di anfibi e pesci, eppure non è così comune assistere a una scena di caccia.

Indubbiamente raro è stato quindi il momento catturato da un escursionista che è riuscito a filmare una natrice o biscia tassellata proprio nell'istante in cui cattura un pesce.

Il video è stato realizzato in Val Brembilla, una valle bergamasca attraversata dal torrente omonimo, ed è stato pubblicato su Facebook in un gruppo di specialisti interamente dedicato all'identificazione di rettili e anfibi italiani. Nelle immagine si vede l'agile serpente acquatico mentre trattiene tra le fauci un pesce d'acqua dolce solo all'apparenza troppo grosso per essere inghiottito. La natrice, come tutti i serpenti, nasconde infatti un segreto che le avrà certamente permesso di consumare la sua preda, tra l'altro senza neppure doverla masticare.

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Le natrici o bisce possono ingoiare anche pesci molto grossi

I serpenti possono infatti ingoiare per intero prede molto più grandi di loro e ci riescono perché sono dotati di una mandibola disarticolata e incredibilmente elastica che permette di spalancare e allargare la bocca a dismisura. I due lati della mandibola inferiore possono infatti muoversi in maniera indipendente e sono collegati tra loro da pelle e tessuti estremamente elastici. È anche grazie a questi eccezionali adattamenti che i serpenti sono diventati predatori spietati, persino in acqua.

La natrice tassellata (Natrix tessellata), infatti, è tra le bisce italiane quella che meglio di tutte si è adattata a vivere in acqua tra ruscelli, laghi, fiumi e torrenti. Raramente esce fuori, se non per accoppiarsi, regolare la propria temperatura al sole o nei rifugi in cui trascorre l'inverno durante l'ibernazione.

Non è un serpente mordace, anzi, se disturbata tenta quasi sempre la fuga e raramente si difende mordendo, anche perché questo rettile preferisce due particolarissime tecniche di difesa.

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In acqua le natrici sono predatori agili

Le natrici, incluse le altre specie italiane come quelle dal collare (Natrix natrix e N. helvetica) e la viperina (N. maura) se incontrano un potenziale pericolo, o se semplicemente vengono infastidite, preferiscono fingersi morte. Questa tecnica si chiama tanatosi e le bisce sono attrici particolarmente talentuose nel metterla in atto. Possono infatti sdraiarsi sul lato o mettersi ventre all'aria restando completamente immobili e con la bocca spalancata. Sembrano davvero morte stecchite, ma appena il pericolo si allontana si destano di colpo e scappano via con un agile scatto.

Ma se questo non dovesse funzionare hanno un'altra freccia al loro arco, la puzza. Le bisce possono infatti spruzzare dalla loro cloaca un misto di feci e altre sostanze maleodoranti dall'odore molto pungente e fastidioso che scoraggerebbe qualsiasi malintenzionato. Nonostante siano completamente innocue per l'uomo, il loro odore nauseante è un ottimo motivo, quindi, per lasciare le natrici tranquille evitando di disturbarle. Se dovesse capitare di incontrarle osservatele a distanza di sicurezza, magari potreste riuscire a osservare anche voi una spettacolare scena di caccia.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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