Al mondo esistono solamente tre specie di vombati, marsupiali famosi soprattutto per le loro feci a cubetti. Tra queste la più rara e minacciata di tutte è il vombato dal naso peloso settentrionale, conosciuto anche come yaminon. In natura ne rimangono poche centinaia e proprio per questo gli ecologi dell'Australian Wildlife Conservancy (AWC) sono rimasti piuttosto stupiti quando, esaminando 100 ore di filmati registrati dalle fototrappole nel Queensland sudoccidentale, hanno avvistato un cucciolo di questa rara specie.
Questo eccezionale e rarissimo avvistamento rappresenta quindi una grande speranza per il futuro di questa specie, che con una popolazione stimata di soli 400 individui distribuiti in appena tre aree è considerata non solo una delle specie più rare dell’Australia, ma anche uno degli animali a maggior rischio estinzione del pianeta. Proprio per questo, ogni nuova nascita viene accolta con enorme entusiasmo da conservazionisti e ricercatori che ogni giorno lavorano per studiare e proteggere questi marsupiali.
Il video catturato dai ricercatori dimostra che i vombati stanno continuando a riprodursi all'interno del Richard Underwood Nature Refuge (RUNR), una notizia che fa ben sperare per la loro conservazione. «È molto gratificante sapere che uno degli animali a maggior rischio estinzione del mondo sta bene e si riproduce all'interno della zona protetta», ha dichiarato Andy Howe, Senior Field Ecologist dell'AWC. Anche se non si tratta del primo cucciolo nato nell'area protetta, è comunque il primo avvistamento di un giovane individuo dopo diversi anni.
Il piccolo appariva robusto e in buona salute, segno che l'ambiente è sano e che ci sono sufficienti risorse alimentare. «Questo ci indica che la popolazione nel RUNR ha le giuste condizioni per prosperare», ha aggiunto Howe. Il vombato dal naso peloso settentrionale (Lasiorhinus krefftii) è il più grande tra i tre wombat australiani, raggiungendo circa 1 m di lunghezza e pesando fino a 30 kg. In passato, gran parte del suo habitat naturale è stato purtroppo distrutto per lasciare spazio all'agricoltura, e la specie è stata pesantemente cacciata anche dai coloni europei.
Negli anni 80, rimaneva una sola piccola popolazione composta da appena 35 individui nascosti in una piccola porzione di foresta dell'Epping Forest National Park. Ma grazie a numerosi sforzi di conservazione, tra cui la costruzione di aree recintate per proteggere i vombati dai predatori invasivi, la specie ha cominciato lentamente a riprendersi. Tuttavia, la sua sopravvivenza nel lungo periodo è tutt'altro che scontata: la specie rimane "In pericolo critico" di estinzione all'interno della Lista Rossa della specie minacciate della IUCN.
Recentemente, l'AWC ha però ottenuto un nuovo finanziamento di 384.000 dollari per un piano d'azione volto a proteggere in maniera ancora più efficace la specie, con interventi mirati come la gestione e la prevenzione degli incendi e il controllo delle specie invasive. Questi sforzi, combinati con ricerche genetiche condotte dall'Università di Adelaide, puntano a garantire un futuro ancora più sicuro per il vombato più raro e minacciato di tutto il continente australiano.