È decisamente un'invasione di campo davvero insolita quella che ha interrotto la partita fra Estoril ed Estrela da Amadora, incontro valido per il campionato Under 23 in Portogallo. All'inizio del secondo tempo, intorno al minuto 51′, un pappagallo è atterrato sul campo di gioco, costringendo così il direttore di gara a sospendere il match. Come spesso accade quando sono animali a compiere le invasioni di campo, la scena è diventata immediatamente virale, scatenando l'ilarità di tutti.
Appena interrotto il match, infatti, alcuni addetti dello stadio e membri dello staff delle due squadre hanno provato prima ad allontanare il pappagallo e poi, con non poche difficoltà, a catturarlo. Il pappagallo, però, un'ara gialloblu (Ara ararauna) di origine sudamericana e tra i più grossi e diffusi uccelli da compagnia, non sembrava intenzionata ad andarsene. Hanno così provato a prenderlo utilizzando dei cappotti, ma nonostante l'uccello non mostrasse particolare resistenza l'operazione è fallita in maniera piuttosto goffa per ben due volte.
Evidentemente, le grosse dimensioni dell'ara – che può essere lunga fino a 86 cm per 1,5 kg di peso – devono aver intimorito gli uomini, che difficilmente si saranno già trovati alle prese con un animale del genere. L'ara gialloblù, infatti, è diffusa tra le foresta del Sud America, soprattutto in Brasile, dove ha ormai colonizzato con successo anche gli ambienti urbani. In Europa non è però così strano vederne ogni tanto qualcuna volare in giro – anche qui Italia – poiché si tratta di uno degli uccelli esotici maggiormente diffusi come animali da compagnia.
Di tanto in tanto, quindi, capita che alcuni esemplari fuggano dalle mura domestiche e, con tutta probabilità, anche l'esemplare protagonista di questa storia deve essere stato smarrito da qualcuno. L'interruzione del match alla fine non è durata poi così tanto, anche perché il pappagallo nel giro di pochi minuti ha deciso di volare via abbandonando il terreno di gioco. Non è al momento chiaro che fine abbia fatto o se si stato recuperato, tuttavia questa storia ci offre un ottimo spunto per ricordare i rischi – oltre quelli legati al benessere animale – dovuti alla detenzione di uccelli esotici.
Proprio come è accaduto in questo caso, pappagalli in fuga come l'ara portoghese rappresentano infatti un pericolo concreto e piuttosto attuale per gli ecosistemi e la biodiversità. Diverse altre specie, infatti, come il parrocchetto dal collare, quello monaco, le amazzoni o i pappagallini ondulati (tanto per citarne solo alcuni), si sono ormai naturalizzati in diverse zone d'Europa, compresa l'Italia, formando popolazioni riproduttive e in continua crescita che minacciano agricoltura, vegetazione e specie animali nostrane.
Per quanto possa quindi essere divertente questa invasione di campo, dovrebbe ricordarci in realtà soprattutto quali possono essere le conseguenze delle nostre azioni quando decidiamo, quasi sempre superficialmente, di acquistare un animale esotico. Nel migliore dei casi si costringe un animale sociale e plasmato dall'evoluzione per volare su grandi distanze a vivere una vita in gabbia o legato in catene. Per di più, si rischia inoltre di facilitare la diffusione di pericolose specie aliene, una della principali minacce per biodiversità in tutto il mondo.