Il video del cervo che “vola” su una strada trafficata in provincia di Belluno

Un cervo è stato immortalato mentre fa un salto alto diversi metri sopra una strada trafficata in provincia di Belluno. Il video è stato postato sui social dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e dovrebbe far riflettere sulla necessità di realizzare gli attraversamenti dedicati alla fauna selvatica.

9 Gennaio 2024
12:34
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Un salto di diversi metri sopra una strada trafficata, immortalato in modo fortuito da un'automobilista. Il protagonista di uno dei video più condivisi di questo inizio 2024 è un cervo, e l'impresa – se così si può definire – è stata compiuta nel Bellunese, lungo la strada che collega Meano, nel Comune di Santa Giustina, a Paderno, località del Comune di San Gregorio nelle Alpi.

Il video risale al 2 gennaio, quando una donna seduta sul sedile del passeggero di un'auto è riuscita a riprendere i pochi secondi in cui il cervo è arrivato di corsa dai campi che costeggiano la strada, ha fatto il balzo ed è atterrato, un po' rovinosamente, sul lato opposto, riprendendo la sua corsa. Non è chiaro dove si sia diretto dopo, ma la presenza di questi animali nella zona di Santa Giustina è nota, complice la vicinanza con la riserva naturale Valle Scura e il fume Piave.

Il video del cervo è stato condiviso anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sul suo profilo TikTok, superando i confini regionali e diventando appunto virale. Ciò su cui è però necessario puntare l'attenzione, più che sulle capacità "atletiche" del cervo – animale che, nonostante la mole, è in grado di saltare in modo sorprendentemente agile – è il rischio che le strade rappresentano per la fauna selvatica. Nel caso in questione l'animale è riuscito a saltare la strada e ad atterrare incolume, ma se la carreggiata fosse stata più larga o se fosse sopraggiunto un camion l'evoluzione sarebbe stata tutt'altro che spettacolare.

Sono d'altronde moltissimi gli animali che, soprattutto in alcune regioni d'Italia, finiscono investiti nel tentativo di attraversare strade trafficate, ed è ormai evidente l'importanza dei cosiddetti "corridoi faunistici", passaggi sopra o sotto elevati pensati proprio per consentire agli animali di superare agevolmente e in sicurezza punti rischiosi. L'alternativa sono le recinzioni, che devono però essere sistemate dai gestori delle strade in accordo con i Comuni e che sono spesso costose e di difficile manutenzione.

In Veneto però la questione è molto attuale, e altrettanto seria. Basti pensare a quanto accaduto a ottobre a Manuel Favaro, autista trevigiano di 35 anni, morto dopo essere stato trafitto dalle corna di un cervo, anche lui morto, investito da un'auto e sbalzato contro la cabina del suo tir. A fine 2022 era stata proprio la Provincia di Belluno ad annunciare che, entro il 2024, avrebbe costruito tre attraversamenti faunistici lungo le arterie stradali della zona più settentrionale del Veneto, in collaborazione con l'azienda Veneto Strade, stanziando un finanziamento di 400 mila euro per i primi interventi.

«Negli ultimi anni i cervi hanno raggiunto circa le 10 mila unità sul nostro territorio – aveva spiegato a Kodami il Consigliere Franco De Bon – A questi vanno aggiunti anche i mufloni, i cinghiali e, da qualche anno, i lupi, la cui presenza però, avrà probabilmente un effetto sulla diminuzione del numero di ungulati».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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