Il video dei granchi che fanno palline con la sabbia

In un video diventato virale un piccolo granchio manipola la sabbia creando delle vere e proprie palline di sabbia. Questo processo di filtrazione è cruciale per l'assimilazione di nutrienti vitali, come detriti organici e piccoli organismi planctonici.

24 Marzo 2024
13:00
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Nel video in alto, un piccolo granchio, probabilmente appartenente al genere Scopimera o Dotilla, viene osservato mentre manipola la sabbia, formando delle palline perfette. Un comportamento, in realtà, è molto più comune di quanto possa sembrare, soprattutto tra i granchi.

Questi crostacei sono presenti in abbondanza nelle regioni costiere dell'Indo-Pacifico, soprattutto sulle spiagge sabbiose dei tropici e dei sub-tropicali e si sono adattati a una vita semiterrestre, trascorrendo gran parte del loro tempo in tane scavate nella sabbia. Durante le fasi di bassa marea, emergono dalla sabbia per alimentarsi e ricercare nutrienti.

Gli animaletti "artisti", in particolare, si distinguono per il loro comportamento di filtrazione della sabbia al fine di procurarsi il cibo. Utilizzando le zampe e l'apparato boccale, il granchio setaccia la sabbia, separando la materia organica. Le particelle indesiderate vengono quindi espulse sotto forma di piccole palle che vengono depositate sulla superficie della spiaggia. Si tratta di un processo di filtrazione cruciale per l'assimilazione di nutrienti vitali, come i detriti organici e i piccoli organismi planctonici.

Oltre alla loro dieta e al loro comportamento alimentare, i granchi di sabbia dimostrano una serie di adattamenti morfologici e comportamentali molto particolari. Presentano delle membrane sulla parte mediana delle zampe, chiamate in inglese "gas windows", che permettono al granchio di respirare fuori dall’acqua. Inoltre, le tane scavate nella sabbia forniscono protezione contro i predatori e le avversità ambientali, consentendo loro di rimanere al sicuro durante l'alta marea.

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Storicamente, la classificazione tassonomica dei granchi di sabbia ha subito diverse revisioni. Il genere Scopimera è stato inizialmente proposto come sottogenere di Ocypode, ma successivamente è stato riconosciuto come un genere a sé stante.

Il primo esemplare descritto fu Cancer sulcatus, oggi conosciuto come Dotilla sulcata, descritto da Peter Forsskål nel 1775. Ulteriori studi tassonomici potrebbero portare alla suddivisione del genere Scopimera in più generi distinti.

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Giovanna Scozzese
Video editor
Fotografa e Videomaker di formazione, ho avuto da sempre la necessità di legarmi al reale, a tutto ciò che mi circonda, vivendo in simbiosi con il mondo esterno. La natura fa parte di me, sin da bambina ho avuto modo di conoscerla, scoprirla e viverla. Mi sforzo ogni giorno di fortificare il mio interesse su ciò che potremmo creare e cambiare nei confronti del nostro Pianeta, un luogo in cui noi siamo solo di passaggio.
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