È diventato subito virale un video in cui si vedono due stambecchi che sembrano "litigare" per un po' d'acqua accanto a delle rocce. Le immagini potrebbero far pensare che il comportamento messo in atto dai due individui sia dovuto proprio al contendersi di una risorsa che nel luogo dove si trovano risulta essere scarsa e rendendo così il video una sorta di testimonianza degli effetti del cambiamento climatico su questi animali.
Ma analizzare dei comportamenti necessita sempre di grande attenzione e spirito di osservazione, a maggior ragione quando poi le immagini vengono diffuse senza una spiegazione del contesto. Guardando con attenzione, infatti, è possibile notare che uno dei due stambecchi, mentre continuano a spingersi reciprocamente con le grossa corna arcuate, scava con uno zoccolo fra le aride rocce della montagna.
A filmarli è stato Andrea Combi, un escursionista di Colico, in provincia di Lecco, mentre era in gita sul monte Legnone. Avventurarsi su questo massiccio è un'esperienza entusiasmante: partendo già dall'Alpe Rossa, montagna sua vicina di casa a circa 1.100 metri di altitudine, è possibile avere una buona visione di questa montagna di forma piramidale che arriva fino a 2.609 metri, la cima più alta della provincia di Lecco, poderoso pilastro tra il bacino del Lago di Como e la Valtellina.
«Durante la discesa dal monte ho incontrato questi stambecchi che si prendevano a cornate – conferma Andrea Combi – Ce ne saranno una dozzina sul Legnone, la maggior parte dei quali si fanno avvicinare dall'uomo perché abituati. Mi sono accorto che sotto le rocce dove i due animali combattevano c'era sì e no un palmo d'acqua. Mentre uno cercava di scavare i sassi per raggiungere l'acqua, l'altro sembrava spingerlo via, forse proprio per accedere a quel poco d'acqua presente».
Apparentemente il video potrebbe sembrare dunque una testimonianza concreta degli effetti del cambiamenti climatico su questi animali, ma che i due stiano davvero cercando l'acqua non è del tutto certo, come spiega Stefano Grignolio, zoologo dell'Università di Ferrara «Nel video i due animali stanno semplicemente interagendo – commenta Stefano Grignolio,- Inoltre avrò visto gli stambecchi bere un paio di volte in vita mia, sono animali ben adattati alla siccità».
«Un'altra opzione plausibile, oltre all'abbeverarsi, è che possa essere presente qualcosa di salato lì sotto – aggiunge Emiliano Mori, ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche – magari leccavano l'acqua perché passava vicino a rocce che rilasciano dei sali, essenziali per la loro sopravvivenza».
In ogni caso che la siccità dovuta al cambiamento climatico sia un problema è un fatto assodato e che questi maestosi animali stiano già pagando le conseguenze non è in discussione. Uno studio portato avanti dal 2010 al 2017, ad esempio, su 24 femmine di stambecco nell’area dolomitica della Marmolada, mostra come il cambiamento climatico stia addirittura cambiando i periodi di attività degli stambecchi, che stanno già iniziando a essere attivi negli orari della giornata meno caldi.
«Non è solo il Legnone, infatti, a soffrire la siccità – conclude Andrea Combi – Sono solito fare escursioni in queste zone e la situazione sembra allarmante. In paese le precipitazioni sono praticamente assenti da mesi. C'è addirittura il nevaio di Valorga, il più basso dell'Europa meridionale, che è scomparso da tempo e al suo posto c'è solo una distesa d'erba».