È salito sul treno, si è accomodato sul sedile ed è arrivato sino alla stazione di Venezia, indisturbato. Nulla di straordinario per Roky, Pitbull di 8 mesi abituato a viaggiare settimanalmente sulla stessa tratta, solo che questa volta ha fatto tutto da solo.
La storia arriva da Lison di Portogruaro, in Veneto, ed è diventata virale dopo che una passeggera del regionale ha condiviso la foto del cane seduto sul sedile, intento a guardare fuori dal finestrino, chiedendo se qualcuno lo conoscesse. Quello che poteva sembra uno smarrimento o, peggio ancora, un abbandono, si è rivelato invece un episodio che ha messo in luce la personalità e le capacità di Roky, divertendo, intenerendo e facendo riflettere.
Come ha raccontato Osman Berisa, il pet mate di Roky, il cane conosce bene sia il percorso per arrivare in stazione sia il “funzionamento” dei treni. Ogni sabato infatti, con il fratello di Berisa, sale alla stazione di Lison di Portogruaro e si dirige verso Venezia, accompagnandolo. Lo scorso sabato però la gita è saltata. Il giovane Pitbull non si è fatto troppi problemi: è riuscito a uscire dalla casa di Berisa e della madre, non visto, ha superato con un salto il cancello ed è arrivato in stazione, ha percorso il sottopasso e ha raggiunto il binario. Quindi ha aspettato il treno regionale delle 8.39, è salito e ha preso posto.
È stato a quel punto che è stato notato da una passeggera: «Alla stazione di Lison è salito sul treno Portogruaro-Venezia questo cane – ha scritto la donna sui social– attualmente sta continuando la corsa verso Venezia. Nel caso in cui qualcuno lo riconoscesse chiami la Polfer». Un post che nel giro di poche ore ha ottenuto oltre 15mila condivisioni e decine di commenti, arrivando sino a Berisa, che si era già messo sulle tracce di Roky.
Nel frattempo il treno è arrivato a Mestre, dove gli agenti della Polfer hanno recuperato il cane e lo hanno trasferito al canile per accertamenti, come da prassi. Lì è stato letto il microchip ed è stato avvisato il pet mate, che ha potuto raggiungerlo e riunirsi a Rocky. Una storia finita nel migliore dei modi, nonostante i rischi che il cane ha corso percorrendo strade trafficate e aggirandosi nei pressi di binari ferroviari. L’abitudine che ha sviluppato, però, lo ha aiutato a salire sano e salvo sul treno.
«A livello etologico l’abitudine è un termine tecnico che identifica una forma precisa di apprendimento, poco complesso, di cui sono dotati anche animali piccoli e semplici, come una lumaca – spiega l’etologa Federica Pirrone, membro del comitato scientifico di Kodami – In questo caso, pur non conoscendo il cane, possiamo ritenere che, essendovisi ripetutamente già trovato, abbia imparato quella strada e come percorrerla sino al punto di poterlo fare da solo, supportato dall’esperienza, oltre che da un'ottima memoria spaziale e capacità di orientamento. Due funzioni cognitive di cui i cani in generale sono ben corredati».