Prima il monumento, con la statua d’oro alta sei metri, inaugurato tra canti e danze, adesso una festa nazionale. Il Turkmenistan, ex repubblica sovietica dell'Asia centrale governata dal 2007 da Gurbanguly Berdimuhammedow, ha istituito una nuova festa nazionale in onore dell'Alabay, la razza di cani tipica del Paese. Si tratta di una varietà turkmena del cane da pastore dell'Asia centrale, tuttora utilizzato a guardia delle greggi e tra i cani più grandi del mondo, con un peso che arriva fino agli 80 chilogrammi.
Il monumento al cane, opera dell'architetto Sargart Babayev, è collocato al centro di una rotonda e inserito in un contesto scenografico iper contemporaneo che attraverso uno schermo a Led mostra immagini di Alabai. Il presidente turkmeno non bada a spese quando si tratta di celebrare questa razza di cani da lui praticamente venerata. E poiché ciò che dice Berdimuhammedow deve essere pensiero comune (il Turkemnistan è governato da una dittatura) la giornata nazionale sarà festa per tutti.
Il gesto del presidente, infatti, non ha destato in patria grande sorpresa perché la sua grande passione per gli animali è nota, tanto che nel 2015 aveva fatto erigere una statua equestre in sella al cavallo Akhal-Tele alta sei metri e ricoperta d’oro a 24 carati, altrettanto grande e sfarzosa. E così come al cavallo il presidente ha dedicato una festa nazionale il 26 aprile, ora ne dedica una all’Alabai: il 25 aprile sarà la Giornata nazionale del cane da pastore turkmeno. La prima è stata festeggiata proprio domenica scorsa vicino alla capitale Ashgabat con gare e concerti. Il presidente ha assegnato il primo premio per il coraggio a un cane nel servizio di guardia di frontiera, consegnato dal figlio, Serdar Berdymukhamedov, vice primo ministro, nonché a capo dell'Associazione internazionale Alabai. Il prossimo passo sarà chiedere che le due razze, quella del cane e quella del cavallo, vengano inserite nel patrimonio immateriale dell'Unesco.
Alabai, il Pastore dell’Asia Centrale protettore delle greggi
Il cane Alabai, abita soprattutto le zone dell’Asia Centrale ed è conosciuto anche come Pastore dell’Asia Centrale per la sua propensione a essere un ottimo guardiano di greggi. La sua corporatura è robusta e massiccia, ma nonostante le dimensioni e la sua mole, è un cane socevole sia con gli umani che con gli altri animali. Indipendente e affidabile, l’unico motivo per cui può diventare più aggressivo è sentire che il suo territorio è minacciato. Non è un cane per tutti e anzi ha bisogno di un pet mate che abbia una certa esperienza. È un guardiano delle greggi quindi necessita di un umano di riferimento che comprenda le sue motivazioni: ha bisogno anche di spazi piuttosto grandi, gli ambienti piccoli non gli sono affatto congeniali.