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5 Novembre 2021
9:15

Il tuo cane è geloso? Perché e cosa fare

Il cane è una specie altamente sociale in grado di provare emozioni e sentimenti complessi paragonabili a quelli umani. Prova anche gelosia e questo può rendere la relazione col proprio umano più complesse e problematiche. Scopriamo quindi come fare a capire se il proprio cane e geloso e come dobbiamo comportarci per riuscire a gestire questo sentimento.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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La gelosia è un sentimento e non una semplice emozione. Senza scomodare la coscienza come argomentazione, basta dire semplicemente che un sentimento dura più a lungo di un’emozione. Il cane è una specie che prova emozioni e che è capace di farle risuonare al suo interno configurandole in umore e sentimenti. Il problema però è un altro! La gelosia, per come la intendiamo noi esseri umani, si genera all’interno di alcune scale di valori. Difatti, ci sono culture che la favoriscono, altre invece che la disinnescano. Tuttavia è innegabile che si tratti di un sentimento che trae origine da vissuti interiori innati, presenti sia nel cane che nell’essere umano (a partire dall’età infantile). In particolare, ci riferiamo: a) al senso di possesso dei legami affettivi più stretti, b) alla sofferenza generata dall’esclusione sociale, c) alla costituzione fragile del proprio senso di autostima.

Come capire se il cane è geloso

In ambito umano per capire se siamo gelosi o se ci stiamo relazionando ad un/a partner geloso/a si affrontano test psicologici. In ambito cinofilo hanno approfondito questo aspetto le professoresse universitarie Paola Valsecchi (protagonista del settimo episodio di Meet Kodami) e Emanuela Prato Previde, in uno studio del 2018 intitolato: I cani mostrano comportamenti gelosi quando il loro padrone frequenta il loro cane da compagnia? dal quale è emerso che la gelosia sembra avere chiare funzioni adattive tra le specie, soprattutto quando un'importante relazione sociale con il partner considerato “di valore” è minacciata da una terza parte che è percepita come rivale. Le ricercatrici hanno analizzato il comportamento di diadi di cani che vivevano insieme e i loro umani di riferimento, adattando una procedura ideata per studiare la gelosia nei bambini.

I pet mate inizialmente ignoravano entrambi i cani mentre leggevano una rivista (episodio di controllo), quindi accarezzavano e lodavano uno dei cani ignorando l'altro e viceversa (episodi sperimentali). Il risultato di questi test ha portato le ricercatrici a trovare diverse differenze nel comportamento dei cani tra gli episodi sperimentali e l'episodio di controllo, anche se negli episodi sperimentali è stato mostrato solo il monitoraggio (guardando l’umano di riferimento) per un tempo significativamente maggiore. Sono emerse così notevoli differenze comportamentali da individuo a individuo, suggerendo che le reazioni dei cani potrebbero essere influenzate dalle relazioni che stabiliscono con gli umani e l’altro cane di casa. «Questi risultati – sottolineano nella review scientifica – non escludono però che i cani possano mostrare una forma primordiale di gelosia in una situazione realistica, ma è necessaria un'ulteriore ricerca per valutare appieno quali situazioni, se presenti, potrebbero scatenare la gelosia nei cani e per escludere spiegazioni alternative».

Ecco allora che è importante chiedere direttamente a voi che vivete con un cane in casa conto di una serie di comportamenti tipici che ne potrebbero costituire i sintomi manifesti della gelosia nei vostri confronti. Si frappone sistematicamente tra voi e qualcun altro/a? Salta addosso, si mette in mezzo quando vi abbracciate con qualcuno/a? Si mette nel letto impedendo a chiunque altro di avvicinarsi? Capita che faccia le feci sul letto dove abitualmente riposa anche il gatto? Abbaia in modo insistente tutte le volte che vi trattenete a parlare con qualcuno/a? Se per la maggior parte di questi quesiti la risposta è positiva, possiamo tranquillamente configurare un quadro indiziario di caratteristiche tipiche di un cane geloso.

Alla base della gelosia ci sono dunque atteggiamenti possessivi che possono sfociare anche in veri e propri comportamenti aggressivi. Se per il nostro cane siamo una risorsa che va difesa non vuol dire né che ci voglia dominare né che ci ami alla follia, quanto piuttosto che siamo invischiati in una relazione tossica e poco equilibrata. Il cane dovrebbe difenderci quando ci troviamo in una situazione di reale pericolo, non sempre a prescindere. Il soggetto sicuro è quello che non si sente escluso quando entriamo in relazione con altri. Viceversa la possessività indiscriminata è sintomo di insicurezza da parte di chi la esercita. Il cane che si comporta così non si sente all’altezza nelle relazioni sociali, teme gli incontri perché da essi si sente subito escluso e ne soffre. Reprimendo in se stesso l’opportunità di aprirsi socialmente, di fatto le andrà a negare anche al suo pet mate.

Consigli utili per gestire la gelosia di un cane

Non dobbiamo mai creare con il cane un profilo affettivo morboso. Dobbiamo puntare sin da subito alla calma. Incentivare in lui la capacità di riposare in spazi dedicati, mentre noi ci muoviamo liberamente per la casa. Al contrario, consentirgli di seguirci ovunque lo allenerà solamente ad avere su di noi un forte controllo. Chiudete la porta del bagno! Non è necessario che vi segua anche lì. Non tenetelo sempre al guinzaglio! Dategli la libertà nei contesti sicuri e fate in modo che possa allontanarsi da voi, annusando ed esplorando l’ambiente circostante. Portatelo in contesti dove possa incontrare persone dog friendly e cani equilibrati. Attenzione però! Non sovraesponetelo alle relazioni sociali, soprattutto se ha un carattere timido e cauto. Quando vive livelli di disagio importanti, il cane tende a mettersi molto vicino al suo umano e simbolicamente traccia intorno allo spazio intimo di coppia una vera e propria trincea.

Tutti coloro che si avvicineranno e proveranno ad oltrepassare questa linea immaginaria di sicurezza verranno accolti con ringhi e/o abbai. Il cane che difende il nostro spazio intimo dimostra di essere geloso ma anche insicuro a livello sociale, non il contrario. Riconoscere questo ci dovrebbe indurre a dosare consapevolmente le esposizioni del cane a situazioni e contesti che determinano in lui stress sociale. Ciò non vuol dire isolarlo ma immergerlo in esperienze alla sua portata che gli permettano di rafforzare l’autostima. Evitate che si chiuda in modo possessivo su una risorsa, soprattutto quando quella risorsa siamo noi.

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David Morettini
Educatore e istruttore cinofilo CZ
Laureato in Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Firenze, educatore e istruttore cinofilo. Sono docente SIUA e di altre scuole di formazione cinofila, e docente nei master universitari di istruzione cinofila e medicina comportamentale. La mia missione è quella di formare persone che sappiano lavorare nel pieno rispetto della dignità e dell’intelligenza del cane, tutelandone l’autonomia e non la dipendenza dall’essere umano.
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