Partiamo dalla premessa che ancora molti studi scientifici sui cani si fanno per trovare soluzioni a patologie umane. Alcuni di questi, però, portano a scoperte importanti anche per tutelare la salute dei nostri compagni di vita a quattro zampe e quando riguardano i cani anziani possono davvero essere utili per chi sta affrontando quella fase della vita di Fido.
Come per noi, infatti, man mano che i cani invecchiano possono soffrire degli stessi problemi di memoria e uno studio è andato ad analizzare le condizioni in particolare di alcuni Beagle "vecchietti" per dimostrare che l'arricchimento ambientale e le attività sociali possono aiutarli, per poi riportare i risultati anche sui pazienti umani affetti da Alzheimer.
Lo studio è stato realizzato negli Stati Uniti e pubblicato sul "Journal of Neuroscience" facendo vivere a 36 femmine e 7 maschi di "mezz'età" esperienze positive in ambienti sereni e monitorandoli attraverso l'uso della risonanza magnetica che ha mostrato un aumento dell'area dell'ippocampo in tutti i cani, suggerendo agli esperti che «l'arricchimento comportamentale può prevenire l'atrofia cerebrale». L'ippocampo è una regione del cervello legata alla memoria e alle emozioni ed è particolarmente sensibile al declino legato all’età.
Lo studio è durato tre anni e sono stati utilizzati anche due farmaci che vengono usati nelle terapie per curare il morbo di Alzheimer. I cani avevano tutti 6 anni all’inizio dello studio e ad alcuni di loro sono state somministrate le medicine ma alla fine della ricerca questi ultimi «non hanno fatto né meglio né peggio del gruppo di controllo che ha ricevuto solo un arricchimento sociale», hanno osservato i ricercatori.
Cosa hanno fatto questi cani, in particolare? Sono stati messi nelle condizioni ideali per avere maggiore interazione sociale, fare esplorazione e svolgere la giusta attività fisica badando alle loro condizioni generali. Ciò è avvenuto, ad esempio, attraverso il gioco, facendogli provare attività e oggetti diversi a rotazione e interagendo per mezz'ora ogni giorno in gruppi sociali prestabiliti, ovvero con individui maschi o femmine con cui andavano d'accordo.
Craig Stark, professore di neurobiologia all'Università della California e gli altri autori dello studio hanno voluto in particolare sottolineare che: «adottare un cane e offrirgli una casa amorevole anche quando è di mezza età può migliorarne la longevità e giovare alla sua salute in età avanzata».