Un nuovo prodotto entra nell’elenco di quelli che compongono il cosiddetto paniere Istat 2022, lo strumento utilizzato per la rilevazione dei prezzi al consumo, i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione e le tendenze di acquisto degli italiani: il trasportino per animali.
Il trasportino è entrato nella lista dei 1.772 prodotti del paniere, nello specifico di quelli rappresentativi dei consumi consolidati per gli italiani. In cui rientrano per il 2022 anche il pane di altri farine, i sostituti artificiali dello zucchero, le mazzancolle, e ancora i jeans da donna, i pantaloni corti da bambino, gli occhiali da lettura senza prescrizione.
Tra le novità del paniere, e cioè le nuove abitudini di spesa familiari degli italiani, ci sono invece il poke take away, la friggitrice ad aria, la sedia da pc, il tappetino da ginnastica, lo streaming di film e contenuti musicali, la psicoterapia individuale, i vari test e tamponi per Covid. Oggetti soltanto all’apparenza slegati tra loro, uniti in realtà da un unico comune denominatore: gli ultimi due anni di pandemia, che hanno modificato, plasmato, differenziato le abitudini degli italiani.
Sedie da pc, occhiali da lettura, tappetini da ginnastica e streaming (oltre naturalmente a tamponi e test) sono facilmente ricollegabili alle nuove abitudini che gli italiani hanno adottato tra lockdown, chiusure e distanziamento sociale: lavorare, allenarsi, intrattenersi e prendersi cura di sé tra le mura di casa. Il trasportino per animali riflette invece un’altra dimensione, quella familiare, di cui cani e gatti (ma non solo) sono entrati a far parte in modo ufficiale, meritandosi ormai per la stragrande maggioranza degli italiani il riconoscimento di membri della famiglia e un conseguente impegno consolidato nella loro cura.
Abbiamo già più volte spiegato su Kodami dell’importanza di vedere, vivere e concepire la relazione con un animale domestico nella sua normalità, e cioè un rapporto di convivenza che si è scelto, basato sul rispetto reciproco, sulla responsabilità e su uno scambio di emozioni, in cui si investono risorse emotive e anche economiche. L’ingresso del trasportino nel paniere Istat non riflette dunque soltanto l’evoluzione delle tendenze di acquisto degli italiani, ma anche l’importanza che gli animali domestici rivestono nella loro vita e la scelta di investire nella loro cura.
Nel 2022 oltre 14 milioni di animali domestici registrati all'Anagrafe Canina
Questo quadro si riflette d’altronde anche nei meri numeri. Stando agli aggiornamenti inviati dalle singole anagrafi canine territoriali – gli enti predisposti alla registrazione e al censimento degli animali domestici – in Italia al 3 marzo 2022 i cani regolarmente registrati (e quindi dotati di microchip e iscrizione) erano 13.249.225, i gatti 970.094 per un totale di oltre 14 milioni di animali domestici (nel calcolo rientrano anche i furetti).
La Regione in cui risultano più cani è la Lombardia, con 1.873.336, quella in cui ne risultano meno, complici anche le dimensioni, è la Valle D’Aosta con 27.135. Per quanto riguarda i gatti, la Lombardia resta in testa con 356.586, mentre tre Regioni non hanno comunicato i dati relativi: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Umbria.
Si tratta ovviamente di dati parziali, perché non comprendono gli animali domestici non chippati né registrati (e ce ne sono ancora molti anche nelle famiglie, anche se il microchip è obbligatorio) né tengono conto del fenomeno del randagismo. Sono anche in continua evoluzione, perché dovrebbero essere inviati “almeno con cadenza mensile”, come spiega il Ministero della Salute, ma non tutte le Regione sono in regola.
Al netto dei dati, resta il fatto che il trasportino per animali è entrata nella lista dei prodotti che rappresentano i consumi consolidati degli italiani, contrariamente a beni e servizi come la sedia da PC, la friggitrice ad aria, il saturimetro e i tamponi Covid, riflesso invece degli ultimi due anni di pandemia, che con tutta probabilità nei prossimi anni sono destinati a scendere nella lista se non addirittura ad uscire, come già capitato quest’anno al compact disk e all’hoverboard.