Il topo delle piramidi (Jaculus jaculus) anche detto gerboa del deserto, è un roditore riconoscibile per le lunghe zampe posteriori, che gli permettono di saltare e di muoversi molto rapidamente. Vive nelle zone desertiche dell'Africa settentrionale e in Asia occidentale. Alcune popolazioni isolate si possono trovare anche in Somalia, in Niger e in Mali.
Come è fatto il topo delle piramidi
Tra le specie appartenenti al genere Jaculus, questa è la più piccola. Un soggetto adulto di topo delle piramidi, infatti, raggiunge mediamente i 10 centimetri di lunghezza e un peso pari a 55 grammi. Ha il dorso scuro, mentre il ventre è coperto da pelo più chiaro, color sabbia e, lungo i fianchi, ha una striscia di colore bianco panna.
L'aspetto è simile a quello di un minuscolo canguro, a cui assomiglia anche nelle posture e nei movimenti. Le zampe posteriori, infatti, sono molto lunghe: possono arrivare a 7 centimetri e vengono usate per saltare. Una particolarità di questa specie è che i piedi posteriori hanno solamente 3 dita.
La coda è molto lunga: può raggiungere addirittura i 25 centimetri e termina con un ciuffo di peli che funge da timone e favorisce l'equilibrio nel salto.
Gli occhi e le orecchie sono moderatamente grandi e il dimorfismo sessuale è evidente, in quanto le femmine hanno dimensioni superiori rispetto ai maschi.
Il deserto è un ambiente ricco di predatori, per questo motivo il topo delle piramidi ha sviluppato la capacità di muoversi rapidamente su grandi distanze (fino a 10 chilometri). A favorire la sua velocità sono soprattutto le lunghe zampe e i grandi piedi.
Habitat e distribuzione
Il topo delle piramidi vive nelle aree desertiche e semidesertiche, prediligendo ambienti sabbiosi o sassosi dove vi siano sufficienti risorse alimentari. L'areale si estende dalla zona sahariana del Marocco (a Ovest), fino all'Arabia Saudita (a Est). Secondo la IUCN, alcune popolazioni isolate si possono individuare anche più a Sud, fino al Mali, la Somalia e il Niger.
Inoltre è possibile incontrare il topo delle piramidi nel Nord Est dell'Iran, in Israele, in Yemen, negli Emirati Arabi Uniti, in Siria, in Qatar e in Burkina Faso.
Uno studio del 2015, condotto nei territori più meridionali del Marocco dall'Unità di ricerca di Rabat per la gestione delle zone umide in collaborazione con il Centro di Investigazione per la Biodiversità di Vairão, in Portogallo, ha rilevato che il topo delle piramidi risulta essere più distribuito nelle zone desertiche che presentano maggiore presenza di vegetazione. In queste zone, in seguito ai monitoraggi della specie, è risultato maggiore anche il tasso di riproduttività, in particolare in seguito a periodi di intensa piovosità.
Abitudini e riproduzione
I topi delle piramidi sono animali solitari e notturni, che si muovono prevalentemente quando le temperature si abbassano. Scavano buche nella sabbia, costruendo ripari a forma di spirale che possono raggiungere una profondità di oltre un metro. La tana non ha una sola entrata, ma, attraverso un sistema di gallerie, permette di entrare e uscire fuggendo in diverse direzioni.
Sono animali poliginici. Ciò significa che, mentre i maschi hanno accesso all'accoppiamento con più femmine, le femmine si accoppiano con un solo maschio per ogni stagione riproduttiva.
Il corteggiamento avviene in maniera particolare, perché il maschio si avvicina alla femmina stando in piedi sulle zampe posteriori e la affronta con una sorta di schiaffi dati a intervalli regolari con gli arti anteriori.
La gestazione dura circa 45 giorni, al termine dei quali la femmina ha una media di 3 cuccioli, che raggiungeranno la completa indipendenza in 8/10 settimane e saranno maturi sessualmente tra gli 8 e i 12 mesi di età.
La riproduzione avviene due volte all'anno, nei primi mesi estivi e in inverno, ma può variare in base alle condizioni climatiche e all'ambiente di riferimento.
Cosa mangia il topo delle piramidi?
Nell'ambito di uno studio comparativo pubblicato nel 2016, l'Università di Stellenbosch, in Sud Africa, ha analizzato lo stomaco di 8 topi delle piramidi, rilevando un'alimentazione prevalentemente a base di materiale vegetale, semi e alcuni insetti.
Attraverso le risorse alimentari, che possono consistere anche in tuberi, erba, noci o radici di diversa consistenza, questi roditori riescono ad ottenere l'idratazione sufficiente per sopravvivere nel deserto.
Curiosità sul topo delle piramidi
Il topo delle piramidi, secondo uno studio condotto dal Centre for Endangered Arabian Wildlife e pubblicato nel 2011, mostra tutte le caratteristiche necessarie per sviluppare il bipedismo, inclusa la perdita delle dita laterali, la fusione e l'allungamento dei metatarsi.
Un curioso comportamento messo in atto dalla specie sono i cosiddetti "bagni di sabbia". In particolare durante i periodi più caldi e in concomitanza con le siccità più prolungate, il topo delle piramidi, infatti, scava piccole cavità nel terreno sabbioso per poi buttarvisi dentro e strofinarsi vigorosamente con tutto il corpo.