Dopo avere sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa JJ4, il Tar di Trento ha sospeso anche quella che il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha firmato per abbattere l’orso MJ5, conosciuto anche come Johnny, mantenendo soltanto la disposizione della cattura e del trasferimento al Casteller.
A comunicarlo è stato Gian Marco Prampolini, presidente di Leal, una delle associazioni che hanno fatto ricorso al Tar contro l’ordinanza di Fugatti: « Con nostra grande soddisfazione il Tar ha accolto il ricorso dello scorso 20 aprile e le motivazioni formulate dal nostro ufficio legale – ha fatto sapere Pampini – È più che mai necessario mettere punti fermi a una follia di sterminio dei plantigradi perseguita dalla Giunta Fugatti. Vogliamo anche contestare i criteri di valutazione di pericolosità degli orsi considerati confidenti o “aggressivi” in quanto vittime essi stessi in primis di azioni di disturbo spesso anche volontarie da parte di curiosi, escursionisti e ancora più spesso cacciatori e bracconieri».
L’ordinanza di abbattimento bloccata dal Tar dispone l'abbattimento, di MJ5 perché ritenuto responsabile dell’aggressione di un uomo a passeggio con un cane avvenuta lo scorso 5 marzo in Val di Rabbi. A rivelare l'identità dell'orso in relazione all'episodio furono le analisi genetiche svolte presso la fondazione Edmund March, ma come fa notare Leal, «le dinamiche non sono chiare e lasciano aperta l'ipotesi che il cane fosse sciolto e, non controllato, abbia innescato la reazione dell’orso».
Il provvedimento di Fugatti dispone l’identificazione genetica dell'orso attraverso cattura preliminare, ed è motivato dalla «necessità di garantire l’interesse della salute e della sicurezza pubblica, ai sensi della legge provinciale 9 del 2018». Ciò significa che l'orso sospettato di essere MJ5 verrà catturato e rinchiuso nel Centro Faunistico di Casteller, in Trentino, dove si trovano già Papillon (l'orso M49), e Gaia (JJ4), l'orsa raggiunta da un'ordinanza di abbattimento per la morte di Andrea Papi, il 26enne trovato senza vita nei boschi della Val di Sole.
Fugatti ha più volte dichiarato di essere determinato a procedere con la rimozione degli orsi ritenuti "problematici" tramite abbattimento, e per questo, come aveva fatto già per JJ4, ha chiesto all'Ispra un parere, visto che l'uccisione tramite eutanasia può essere portata avanti soltanto con l'autorizzazione del Ministero dell'Ambiente sulla base del parere formale dell'Ispra. Dal ministro Pichetto Fratin è già arrivato un pieno via libera così come dall'Ispra. In una nota, l'Istituto ha spiegato: «Per ciò che riguarda MJ5, questo esemplare si è reso responsabile di un attacco lo scorso 5 marzo a un cittadino di Rabbi, Comune in provincia di Trento». E aggiunto di avere per questo «espresso parere in data 11 aprile 2023 ritenendo che la misura della rimozione proposta dalla provincia di Trento fosse coerente con il Pacobace».
Proprio il ministero, venerdì, nel corso del tavolo tecnico sull'emergenza orsi in Trentino che si è tenuto a Roma si è impegnato con Fugatti «ad attivarsi con i propri canali diplomatici per trovare altre aree in Italia o in Europa dove spostare gli orsi in eccesso che sono presenti sul nostro territorio», circa una settantina. Una promessa che per gli esperti, oltre che molto difficile da mantenere, sarebbe inefficace per la corretta gestione della tematica dei plantigradi in Trentino.