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17 Gennaio 2024
18:13

Il suono dello sbadiglio è “contagioso” anche per le gelade

Secondo un nuovo studio, il suono dello sbadiglio è "contagioso" anche per le gelade, scimmie endemiche dell'Etiopia. I ricercatori hanno scoperto che il contagio dello sbadiglio avviene appunto anche attraverso stimoli uditivi, un fenomeno unico nelle specie animali.

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"Lo sbadiglio è contagioso è un modo che utilizziamo per descrivere il fenomeno scendo il quale quando vediamo qualcuno sbadigliare, allora sbadigliamo anche noi a nostra volta. Per capire se questo comportamento si verifica anche in altri animali, un team di ricercatori ha condotto uno studio sul modo in cui il suono degli sbadigli delle gelade influisce sui loro simili. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Scientific Reports.

Per gli esseri umani, lo sbadiglio può derivare dalla stanchezza o dalla noia, e vedere o sentire qualcun altro sbadigliare può avviare una sorta di reazione a catena. Sono molte le specie animali che sbadigliano ed è noto che il "contagio" avvenga soprattutto in specie sociali come scimmie, lemuri, maiali, lupi, leoni ecc. Oltre agli esseri umani, però, solo una specie è nota per sbadigliare in modo udibile: la gelada (Theropithecus gelada), una specie di scimmia endemica dell' Etiopia.

In alcuni lavori è stato evidenziato che i cani sbadigliano in risposta al suono degli sbadigli umani. Tuttavia, fino ad oggi non sono state effettuate ricerche relative al contagio intraspecifico innescato dall'udito in una specie differente dall'uomo. In questo contesto si inserisce lo studio di un team di ricerca franco-italiano volto a comprendere se lo sbadiglio nelle gelade è contagioso.

I gelada vivono in società multi-livello (ad esempio unità, squadre, bande, comunità), godono di una comunicazione vocale ricca e complessa e sono capaci di emettere vocalizzazioni mentre sbadigliano. Poiché i ricercatori erano consapevoli dell'influenza che la visione di un conspecifico intento a sbadigliare può avere su un individuo, hanno voluto verificare se il suono dello sbadiglio, privo di un segnale visivo, avesse un effetto simile. Hanno condotto, così, uno studio presso il NaturZoo Rheine in Germania, che ospita una colonia di 106 gelada. Lì, gli animali vivono in cinque unità principali (quattro unità di un solo maschio e una di soli maschi) all'interno di due recinti adiacenti, ma divisi da uno stagno. Gli animali di ciascun recinto possono vedere e sentire quelli del recinto adiacente, ma non possono entrare in contatto fisico con loro.

I ricercatori hanno scelto casualmente 33 soggetti adulti, di cui 7 maschi e 26 femmine, provenienti da due recinti differenti (21 da un recinto e 12 dall'altro). Poiché gli sbadigli udibili sono prevalentemente emessi dai maschi, i ricercatori hanno registrato i suoni degli sbadigli maschili. Successivamente, hanno sottoposto all'ascolto di tali suoni i partecipanti del test in diverse condizioni, osservando attentamente le loro reazioni. Nessuno dei maschi i cui sbadigli sono stati utilizzati come vocalizzazioni di prova è stato testato con le proprie registrazioni vocali.

I risultati sono estremamente positivi, evidenziando chiaramente che nelle gelade esiste un contagio dello sbadiglio attivato attraverso stimoli uditivi. I ricercatori hanno notato che il semplice suono di uno sbadiglio può indurre gli individui all'interno di una comunità a sbadigliare a loro volta, senza distinzione di sesso. Inoltre, il team ha scoperto che i soggetti mostravano una maggiore propensione a sbadigliare in risposta a suoni di sbadiglio provenienti da membri del proprio gruppo, suggerendo che l'appartenenza al gruppo potrebbe giocare un ruolo significativo nel contagio dello sbadiglio.

Nonostante ci sia ancora molto da scoprire in questo ambito, il team ritiene che il contagio dello sbadiglio innescato da uno stimolo uditivo potrebbe servire a uno scopo sociale sia negli esseri umani che nelle gelade. I ricercatori spiegano che, considerando il ruolo cruciale dello sbadiglio nella sincronizzazione di gruppo, la sua capacità di diffondersi solo attraverso uno stimolo uditivo potrebbe essere collegata alla necessità degli individui di mantenere il contatto acustico quando non è possibile instaurare quello visivo.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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