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7 Febbraio 2023
14:12

Il sottosegretario Fazzolari e la passione per le armi, il collegamento con il mondo della caccia

Insegnare ai più giovani a sparare. Le ultime dichiarazioni del sottosegretario Fazzolari potrebbe diventare presto un progetto del Governo, coerente con le aperture già fatte nei confronti del mondo venatorio e delle armi.

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Insegnare ai più giovani a sparare. Un progetto che potrebbe realizzarsi attraverso progetti per portare gli studenti a conoscere discipline come il tiro a segno, esattamente come si fa per sport come calcio, pallavolo e scherma. A caldeggiare l'iniziativa tra i banchi di Palazzo Chigi è Giovanbattista Fazzolari, esponente di Fratelli d'Italia che nel Governo ricopre il ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, una delle più importanti cariche dello Stato.

A rendere pubblico il contenuto della conversazione avvenuta tra Fazzolari e il generale Franco Federici, consigliere militare della Presidente del Consiglio, è il quotidiano La Stampa. Fratelli d'Italia ha prontamente smentito le indiscrezioni con una nota ufficiale che definisce la notizia: «ridicola e infondata».

Subito è arrivata anche la reazione delle forze di minoranza trainate dal Movimento 5 Stelle. La deputata pentastellata Carmela Auriemma raggiunta da Kodami definisce le dichiarazioni «sconcertanti. Mi auguro che non siano vere». Per la parlamentare specializzata in diritto ambientale, però, il progetto avanzato da Fazzolari è coerente con la linea politica assunta dalla maggioranza fin dal suo insediamento: «Il problema è che il Governo sembra fare appello agli istinti più bassi delle forze di destra. Simili dichiarazioni sono dannose per l'immagine dell'Italia nel contesto internazionale».

Questo accade in un momento in cui l'Italia è già al centro dell'attenzione della Commissione Europea a causa dell'emendamento Far West approvato in Legge di Bilancio con il quale si è aperto alla possibilità di sparare in aree protette e urbane. Gli uffici di Ursula von der Leyen hanno infatti chiesto chiarimenti rispetto alle modifiche alla Legge quadro della caccia.

Che ci fossero lobby affini ai valori del mondo venatorio era già emerso nell'analisi di Kodami sui programmi presentati dai partiti durante l'estate delle elezioni politiche. Attraverso la nostra indagine semantica era venuta fuori la profonda frattura della destra nella visione di animali domestici da tutelare e selvatici invece da gestire attraverso metodi cruenti come l'abbattimento.

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Una visione confermata in fase post-elettorale anche da Giorgia Meloni stessa che nel suo primo discorso in veste di premier aveva parlato di volere «difendere la natura con l'uomo dentro», tradendo l'idea di natura come elemento utile e funzionale agli interessi umani.

Secondo l'analisi di Auriemma sia l'emendamento di Tommaso Foti sulla caccia che le indiscrezioni di Fazzolari sulle armi sono spia di una precisa linea d'azione della maggioranza: «Tutte queste azioni e progetti arrivano per mantenere salda una maggioranza molto più traballante di quanto sembri. Anche l'emendamento Foti sulla caccia è nato per accontentare gli interessi di cui fin dall'inizio esponenti di Lega e Fratelli d'Italia sono promotori in Parlamento».

Era stato lo stesso Fazzolari, d'altronde, a dichiarare come con l'avvento di Fratelli d'Italia al Governo le regole per la detenzione di armi sarebbero cambiate, giovando anche ai cacciatori. Durante l'edizione 2022 della European Show Outdoor di Verona, tra i più importanti eventi in Italia dedicati al mondo venatorio, il Senatore raccontava come il mondo della caccia fosse oggetto di pregiudizio e descritto «in modo distorto». Fazzolari, all'interno dello stand Tanfoglio, fabbrica italiana di armi da fuoco fondata nel 1948, salutava poi il pubblico con un augurio: «Speriamo che con una diversa maggioranza parlamentare le cose cambino».

Era il maggio 2022 e a capo del Consiglio dei Ministri c'era Mario Draghi, le cui dimissioni erano ancora una prospettiva remota. Oggi, solo pochi mesi dopo la fiera veronese, la previsione fatta da Fazzolari si è rivelata corretta: il cambio di equilibrio ha effettivamente favorito una serie di aperture, a cominciare dalla modifica della Legge sulla caccia, per passare poi all'insegnamento agli studenti dell'uso delle armi da fuoco.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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