Alla fine è arrivata, proprio come lo scorso anno, a due giorni dai festeggiamenti per Capodanno. Secondo le associazioni animaliste e sempre più cittadini esasperati, decisamente in ritardo rispetto a quando sarebbe stata necessaria: il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha firmato mercoledì 29 dicembre l’ordinanza che vieta i cosiddetti “botti”, disponendo il divieto di accedere e far esplodere petardi, fuochi d’artificio e altri artifici pirotecnici su suolo pubblico dalle 00.01 del 31 dicembre alle 23.59 del 6 gennaio.
Il provvedimento, nello specifico, dispone il «divieto di utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici per il periodo che va dalle 00.01 del 31 dicembre 2022 alle 23.59 del 6 gennaio 2023», nei luoghi pubblici e anche in luoghi privati «se vi siano ricadute su luoghi pubblici e su luoghi privati di proprietà di terzi». Il mancato rispetto dell’ordinanza comporta una multa da 25 a 500 euro: una pena che per le associazioni è ancora troppo lieve per fungere da deterrente, soprattutto se in assenza di adeguati controlli da parte della Polizia Locale per assicurarsi che l’ordinanza venga rispettata.
A Roma, d’altronde, così come in molte altre città italiane, petardi e fuochi d’artificio vengono fatti esplodere già diversi giorni prima del 31 dicembre, ed è frequente che vengano ancora usati in giardini privati, terrazzi e tetti di palazzi per salutare l’anno che finisce. E questo nonostante le ormai accertate e documentate pesantissime conseguenze che hanno sugli animali, e che hanno spinto moltissimi Comuni ad agire per tempo emettendo ordinanze apposite.
Oltre a scatenare panico, tremore, stress e ansia, i botti possono spingere cani e gatti a scappare da cortili e giardini finendo in mezzo alla strada, a rischio investimento, o causare infarti in animali anziani e cardiopatici, oltre ad avere pesanti ripercussioni anche sulla fauna selvatica. Gli uccelli, disorientati a causa delle luci e del frastuono, rischiano di schiantarsi contro alberi, muri, vetrate e cavi elettrici, e gli animali che popolano parchi e boschi finiscono a loro volta sulle strade nel tentativo di allontanarsi dalla fonte del rumore. Che è poi quello che è accaduto due anni fa, quando decine di uccelli ormai senza vita erano stati trovati al suolo nelle strade nei pressi della stazione Termini.
«Shiediamo al sindaco Gualtieri di attivare i suoi uffici affinché detto divieto divenga oggetto di proposta di Regolamento Comunale attraverso delibera di Giunta e quindi voto di Assemblea Capitolina – è stato il commento della sezione romana della Lav – Ciò renderebbe solida e duratura simile importante disposizione, mettendola al riparo da riscorsi al TAR, e consentirebbe la sua promozione per tutto il mese di dicembre nei confronti della cittadinanza e anche nelle scuole. Questo importante risultato potrebbe essere conseguito in breve tempo in presenza di una chiara volontà politica. Ciò naturalmente in attesa di una modifica della legge nazionale che vieti i botti definitivamente in tutti i comuni italiani».
Kodami si è più volte occupato delle conseguenze pesantissime che i botti hanno sugli animali, realizzando una campagna di sensibilizzazione con il video "Gli effetti dei botti sugli animali" prodotto dal direttore creativo di Ciaopeople, Luca Iavarone, premiato ai Lovie Awards, il più prestigioso riconoscimento europeo per l’eccellenza online. Ha inoltre di mostrare l’effetto dei botti anche dal punto di vista degli animali attraverso il racconto della trincea di Capodanno vissuta dai nostri compagni a quattro zampe.