Le popolazioni di rettili sull’isola di Gran Canaria stanno rapidamente calando e la colpa, secondo i ricercatori dell'Island Ecology and Evolution Research Group, Instituto de Productos Naturales y Agrobiología, è del serpente reale della California importato sull’isola nel 1998.
Gli studiosi hanno scoperto che il Lampropeltis getula californiae, una specie invasiva, ha un pesantissimo impatto sulla biodiversità endemica dell’isola, soprattutto su quelle che son diventate le sue principali prede: la lucertola gigante della Canarie (Gallotia stehlini) e lo scinco di Gran Canaria (Chalcides sexlineatus).
Il serpente reale della California si trova in natura nelle parti occidentali degli Stati Uniti e del Messico. Raggiunge i 150 centimetri di lunghezza, ha diverse colorazioni in base alla regione in cui vive e la sua dieta è composta da uccelli, roditori, anfibi e rettili. È generalmente diurno, ma in alcuni casi, come quando le temperature sono molto elevate, esce anche di notte. Durante i periodi di tempo freddo prolungato, entra in un periodo di semi-letargo, dove trova un posto sicuro in cui stare sottoterra.
È innocuo, perché non è velenoso, fattore che lo ha fatto diventare un animale da compagnia piuttosto popolare, tanto da essere esportato in diverse altre parti del mondo. Come è successo a Gran Canaria nel 1998, dove una volta arrivato ha iniziato ad accoppiarsi, a riprodursi e a popolare l’isola. Dal 2011 è vietato possederlo, ma in libertà ormai ce ne sono moltissimi.
I ricercatori Julien Piquet e Marta López-Darias, spiegano nel loro articolo pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, per scoprire se la diminuzione dei rettili sul territorio fosse correlata all'invasione del serpente reale, hanno condotto un censimento prima di tutti i rettili presenti sull’isola, poi di tutti quelli presenti su altre isole vicine non invase dalla specie aliena invasiva.
E hanno trovato grandi differenze. Hanno scoperto, per esempio, che la popolazione di lucertole giganti a Gran Canaria era inferiore del 90 per cento rispetto alle isole vicine, gli scinchi dell'80 per cento e i gechi del 50 per cento. Gli scienziati di fronte a tale evidenza, hanno fatto notare l'urgente necessità di avere normative più severe sull'importazione di specie esotiche, in particolare in luoghi con ecosistemi sensibili come quelli che si trovano sulle isole.
Fanno loro eco gli scienziati dell'Istituto di Prodotti Naturali e Agrobiologia (INPA)-CSIC dell’isola, che da tempo chiedono misure urgenti di controllo delle merci nei porti e negli aeroporti per impedire il movimento di questa e altre specie invasive tra le isole dell’arcipelago, attualmente considerata una delle principali minacce alla conservazione della biodiversità e uno dei più importanti agenti di degrado del patrimonio naturale se non si dovesse frenare la sua espansione.
Nel 2021 il dispositivo che tiene sotto controllo l'espansione dei serpenti della California, ne aveva contati già a giugno 1.990 esemplari, numero complessivo raggiunto durante tutto l’anno precedente. L'aumento, avvenuto nei quattro principali centri abitati, superava di 428 esemplari quello dello stesso periodo del 2020, quando ne erano stati catturati 1.562.
Il dispositivo, che solitamente funziona durante le ore diurne, quest'anno ha cominciato a funzionare anche nei fine settimana. Viene gestito da un team composto da 39 persone, 32 delle quali assunte in più durante i quattro mesi di massima attività dei serpenti, a partire da metà marzo, quando fuoriescono dai loro nidi.