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3 Febbraio 2021
17:56

Il salvataggio di uno squalo elefante finito nelle reti in Salento

Un giovane esemplare di squalo elefante è stato trovato nelle reti dei pescatori nelle acque di Torre Guaceto, nel brindisino. Fortunatamente grazie al soccorso degli esperti l'animale è stato liberato ed è tornato al largo. Non è il primo squalo elefante che viene avvistato in Salento, che sembra essere tra le mete predilette di questo raro e innocuo gigante del mare.

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Una giovane femmina di squalo elefante o cetorino (Cetorhinus maximus), specie molto rara, è finita nelle reti di una barca da pesca nelle acque di Torre Guaceto, riserva naturale nel brindisino situata sulla costa adriatica del Salento. La richiesta di soccorso da parte dei due pescatori a bordo è stata immediata e con l'aiuto degli esperti sono riusciti a liberare lo squalo, lungo "appena" 1 metro e sessanta centimetri, che è tornato presto a nuotare liberamente.  Importantissima dunque, in questo caso come in altri, l'efficacia della collaborazione tra pescatori e istituzioni. Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Torre Guaceto ha così commentato all'agenzia Ansa quanto accaduto: «Oggi si è compiuto un piccolo miracolo, abbiamo salvato la vita di un piccolo protetto. E ciò è accaduto perché da anni lavoriamo strenuamente sul fronte della sensibilizzazione e a stretto contatto con il mondo scientifico».

Le immagini della liberazione

Lo squalo elefante: un gigante buono

Con una lunghezza media di circa 8 metri, questo squalo è considerato il secondo pesce più grande sulla Terra dopo lo squalo balena (Rhincodon typus). A discapito delle dimensioni, però, si tratta di un animale estremamente pacifico e completamente inoffensivo per l'uomo, visto che si nutre esclusivamente di plancton e piccoli animali, che cattura filtrando l'acqua con la sua enorme bocca.

È una specie migratrice, in grado di compiere viaggi lunghissimi tra le acque temperate degli oceani di tutto il mondo ed è purtroppo, come molti altri squali, una specie in via di estinzione. Questo enorme pesce cartilagineo è stato a lungo catturato e commercializzato come cibo, per le pinne o per produrre olio di fegato di squalo. Lo sfruttamento eccessivo ha ridotto le sue popolazioni al punto che alcune sono scomparse e altre hanno bisogno di protezione. L'IUCN ha inserito lo squalo elefante nella categoria "In pericolo" nella sua Lista Rossa delle specie minacciate.

Lo squalo elefante e il Salento

Nonostante siano animali perlopiù solitari e difficili da avvistare negli ultimi anni è capitato più volte di avvistare questi meravigliosi giganti gentili nelle acque del Salento. Succede ormai quasi ogni anno, come testimoniano gli avvistamenti già registrati nel 2020, nel 2016, nel 2015 e negli anni precedenti. Le acque cristalline della zona si confermano, ancora una volta, meta privilegiata del grande squalo elefante.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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