video suggerito
video suggerito
scheda razza
24 Giugno 2023
12:00

Il Saluki, l’elegante levriero persiano che viveva con i nomadi del deserto

  • Origine: Medio Oriente
  • Standard: gruppo 10 - Levrieri. Sezione 1 - Levrieri a pelo lungo o frangiati
  • Taglia: medio-grande
  • Altezza: 58-71 cm.
  • Peso: 25-40 Kg
  • Pelo: liscio di tessitura soffice. Il colore può variare e combinarsi in diverse tonalità
  • Vita media: 10-12 anni
436 condivisioni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il Saluki è un cane da caccia originario dell’Asia occidentale ed è anche noto con il nome di Levriero Persiano. Si tratta di una delle razze canine più antiche ma, per un lungo periodo, è stata considerata una varietà dello Sloughi, ovvero il cosiddetto Levriero Arabo che, come il Saluki, è nato nella Mezzaluna fertile.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani2
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità0
  • Ricerca0
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città1
  • Adatto come primo cane1
  • Adattabilità ai viaggi0
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde1

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica3
  • Affiliativa3
  • Comunicativa1
  • Et epimeletica1
  • Somestesica3
  • Sociale0
  • Protettiva0
  • Territoriale0
  • Possessiva3
  • Competitiva2
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica1
  • Esplorativa2
  • Di ricerca2
  • Cinestesica3
  • Collaborativa0
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Proprio in Mesopotamia, infatti, sono stati rinvenuti i primi reperti archeologici di cani dalla morfologia molto simile a quella di un levriero, risalenti addirittura all’epoca faraonica, intorno al 1200 a.C. Nei territori dell’Asia occidentale, i levrieri vivevano con le tribù nomadi, le quali lo consideravano un animale nobile e da proteggere. In arabo, infatti, veniva chiamato El hor, mentre tutti gli altri cani si chiamano semplicemente Kelb (cane).

Per gli umani era il compagno di caccia, ma anche il guardiano della tenda e un simbolo di benessere economico: possedere un Saluki era paragonabile ad avere con sé un cavallo purosangue.

Non veniva mai venduto o comprato, ma dato in dono come omaggio per dimostrare rispetto. Proprio così i Levrieri Persiani sono arrivati anche in Europa dove, nella seconda metà del Novecento, è stato sviluppato uno standard ufficiale che, però, si basa solo sui cani che hanno raggiunto il Vecchio Continente. La leggenda vuole che i nomadi del mondo musulmano abbiano sempre tenuto per sé i migliori Saluki e agli occidentali, quindi, non rimane che abituarsi a questa versione, un po' europeizzata di Levrieri dalle orecchie frangiate e dalle lunghe zampe eleganti, pensate per stare al passo di una gazzella.

Origine

Medio Oriente

Standard

N° 269/ 29.11.2000

Gruppo 10 Levrieri

Sezione 1 Levrieri a pelo lungo o frangiati

Aspetto 

Ha un aspetto molto elegante e un mantello frangiato dalla tessitura soffice, che può essere di molti colori diversi.

Trattandosi di cani diffusi in una zona molto ampia dell’Asia occidentale, ed essendo stati selezionati per secoli dai nomadi del deserto, che li utilizzavano per diversi stili di caccia, i Saluki possono essere anche molto diversi tra loro e, in alcuni casi, hanno anche il pelo corto. Lo standard, infatti, è stato redatto dall’FCI a partire dai soggetti importati in Europa e non dai cani diffusi nei paesi d’origine.

Può raggiungere un’altezza variabile tra i 58 e i 71 centimetri e un peso tra i 25 e i 40 chili. Le femmine, generalmente, sono leggermente più piccole.

Motivazioni

Predatoria, cinestesica, affiliativa, perlustrativa, possessiva, somestesica, epimeletica (con le persone a cui si affida), competitiva.

Amante di 

Correre con il mantello al vento, puntare lo sguardo lontano verso l’orizzonte e sapere che, accanto a lui, c’è una persona di cui potersi davvero fidare.

Alimentazione, cura e mantenimento

Le parti del corpo in cui il mantello è più lungo vanno spazzolate con delicatezza di tanto in tanto, in modo che non si annodino.

Affinché sia davvero soddisfatto della sua vita, è importante che possa trascorrere molto tempo in movimento: il Saluki non è un cane da divano.

Questa razza potrebbe essere soggetta a patologie cardiache (come l’aritmia) e a malattie degli occhi.

Origine e storia

Senza ombra di dubbio, i Saluki condividono gran parte del loro passato con un’altra razza originaria del deserto, ovvero lo Sloughi.

I progenitori di entrambi questi levrieri, infatti, si sono diffusi insieme ai Sumeri, in Mesopotamia, fino a raggiungere il Sahara occidentale, la Penisola Araba e l’Asia centrale. Per quanto riguarda il Saluki, oggi giorno viene considerato un cane dall’antica origine yemenita e, infatti, in questo paese, situato a Sud dell’Arabia Saudita, esiste una città chiamata proprio “Saluk”.

Mentre lo Sloughi è poi diventato il levriero dei nomadi sahariani, il Saluki ha trovato il suo posto dall’altra parte del Mar Rosso, in Iran, in Iraq, dove veniva considerato un animale nobile e veniva rispettato dai suoi proprietari, che lo utilizzavano per la caccia alle antilopi e, soprattutto, alle gazzelle. Questo grande cane da caccia, infatti, secondo alcuni può arrivare anche a una velocità di 70 chilometri all’ora.

I Saluki non venivano venduti, ma regalati in segno di rispetto e proprio grazie all’abitudine di donarli, arrivarono anche in Europa a partire dal Medioevo. Si dice, però, che i proprietari di questi cani tenessero sempre per se i soggetti più abili nella caccia, quelli considerati più belli e quelli più adatti alla convivenza con l’uomo, quindi la selezione “europea”, che nacque a partire dai primi arrivi nel Vecchio Continente, portò i Saluki a differenziarsi rispetto agli antichi cani da caccia del mondo arabo.

Saluki e Sloughi vennero descritti a lungo come cani appartenenti alla stessa razza e per il riconoscimento ufficiale del Saluki bisognò aspettare fino al 1968, quando (per prima l’Inghilterra), scrisse lo standard.

In Italia è un cane piuttosto raro e un cucciolo di Saluki proveniente da un allevamento può costare ben oltre i mille euro. Secondo Enci, nel 2021 sono stati circa 70 i nuovi soggetti iscritti al registro delle razze. Ciò nonostante, le numerosissime associazioni che si occupano di levrieri, di tanto in tanto hanno a che fare con soggetti provenienti da abbandoni o maltrattamenti.

Prima di rivolgersi ad un allevamento, quindi, si può pensare di parlare con i volontari, gli educatori e gli istruttori impegnati a trovare nuove famiglie per i Saluki che non hanno avuto la fortuna di condividere la vita con pet mate e figure di riferimento affidabili e presenti.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Immagine

Il Saluki è, come tutti i levrieri, un cane da caccia “a vista” (sighthound, in inglese). Questo significa che la sua motivazione predatoria è abbinata a un’importante abilità nel riconoscere qualunque cosa si muova tra gli steli d’erba, indipendentemente dalla distanza. Se ci si trova in un'area cani con il piccolo Bichon Frise dei vicini di casa, il Saluki potrebbe quindi scambiarlo per una lepre e, in pochi secondi, la motivazione predatoria potrebbe moltiplicarsi per quella cinestesica, dando vita a una straziante (per il piccolo cane da compagnia) fuga.

Convivere con un levriero, si sa, richiede un'importante responsabilità nei momenti in cui gli si regala la libertà, di cui ha davvero bisogno. Il Saluki, però, impiega poco tempo per insegnare alla sua famiglia a uscire muniti di una bella lunghina (che gli permetta di perlustrare gli ambienti circostanti senza prendere troppo le distanze). Potrà aiutare anche l’acquisto di un dispositivo GPS, che permetta di individuare i suoi spostamenti quando è fuori dal nostro raggio visivo.

Se ha l’opportunità di vivere con qualcuno che ha il desiderio e il coraggio di riconoscergli questi talenti senza mettere a repentaglio la vita degli altri animai, il Saluki offre la sua motivazione affiliativa più commovente e, ancora stanco dalle corse, torna a prendere posto accanto al pet mate, a cui regala sguardi fugaci ma pieni di affetto. Il rapporto con i levrieri, infatti, è spesso fatto di poche parole e piccoli gesti che dimostrano la sintonia che si è venuta a creare con il tempo. La sua intelligenza emozionale è immensa e, grazie a questo aspetto della sua personalità, sa diventare molto empatico e impara, quindi, piuttosto rapidamente a riconoscere le emozioni delle persone a cui si lega.

Aspetto fisico

Il Saluki è una razza dall’aspetto raffinato, capace di muoversi molto rapidamente soprattutto sui terreni piani. Infatti, è dotato di lunghe zampe muscolose e potenti. La sua andatura al trotto è elegante e, quando corre, si muove senza sforzo apparente. Ha il classico muso allungato tipico dei levrieri, con il cranio più ampio tra le orecchie e lo stop quasi assente. Ha il tartufo nero o marrone e gli occhi scuri o color nocciola, caratterizzati da un’espressione vivace.

Le orecchie del Saluki sono lunghe e ricoperte da un mantello leggermente ondulato, a meno che non si tratti di un soggetto della varietà a pelo corto. La coda è lunga e presenta frange sul suo lato inferiore, con peli non arruffati.

Il mantello del Saluki è liscio e di una tessitura soffice e serica. Presenta frange anche sulle zampe e, in alcuni soggetti adulti, anche sulla gola. I cuccioli, invece, possono avere frange leggermente lanose sulle cosce e sulle spalle. Il colore del mantello può variare e combinarsi in diverse tonalità.

Per quanto riguarda la taglia, l'altezza al garrese del Saluki è normalmente compresa tra 58 e 71 centimetri, con le femmine che tendono ad essere proporzionalmente più piccole. Gli adulti, di solito, pesano tra i 25 e i 40 chili, ma esistono molte differenze tra i Saluki diffusi che provengono da zone diverse, quindi lo standard potrebbe non rispecchiare precisamente l’aspetto effettivo di ogni cane appartenente a questa razza.

Cura e salute

Immagine

Il Saluki è un cane dalla salute piuttosto solida, ciò nonostante, come tutti i cani di razza, potrebbe essere soggetto ad alcune patologie e, in particolare a malattie che riguardano il funzionamento del cuore come la cardiomiopatia dilatativa. Inoltre potrebbe soffrire di malattie oculari, come la cataratta o la distrofia corneale.

Come molti cani caratterizzati dalle orecchie lunghe e piegate su se stesse, è importante prestare particolare attenzione alla pulizia della parte interna, in modo da evitare lo sviluppo di micosi e infezioni.

Il Saluki è una razza che richiede un esercizio fisico regolare per soddisfare le sue esigenze di movimento. Lunghe passeggiate, intervallate da sessioni di gioco con il suo pet mate possono contribuire a mantenere il Saluki in forma. Può avere una speranza di vita maggiore rispetto ad altri cani di grande taglia e superare anche i 10 anni.

Cosa fare con un Saluki

Come con tutti i levrieri, anche con il Saluki il segreto per una passeggiata divertente è quello di restare in movimento. Dopo una bella corsa, questi grandi cani accettano volentieri di accompagnarci all’edicola e a bere il caffè, ma non dimentichiamo che amano la tranquillità e, in mezzo alle folle, potrebbero sentirsi in difficoltà. Siate quindi comprensivi nei suoi confronti e, se vi aspetta una cena in compagnia in un ristorante rumoroso, chiedetevi se il vostro Saluki non stia forse meglio in casa, aspettandovi sul divano.

Non è dotato di un fiuto sopraffino, quindi le ricerche olfattive potrebbero risultare noiose ai suoi occhi, ma potete divertirvi con lui con giochi di attivazione mentale che, oltre a permettergli di sviluppare diverse abilità motorie, fanno anche in modo di allenare il suo autocontrollo, ovvero un’abilità che gli permette di chiedersi quale sia il modo migliore per affrontare le diverse situazioni.

Per un cane abituato a reagire a ogni movimento che nota all’orizzonte, questo talento è certamente importante, anche per ridurre il rischio di dover discutere con i suoi e vostri compagni di area cani.

Relazione e contesto ideale

Immagine

Sembrerà banale, ma il suo ambiente ideale sarebbe il deserto. Per un cane così attento ai movimenti, infatti, tutti gli stimoli delle città potrebbero risultare stressanti, soprattutto se non ha l’opportunità di vivere una routine fatta anche (e soprattutto) di tante corse e perlustrazioni.

Proprio la sua abitudine di rincorrere e afferrare ciò che si muove rapidamente e in maniera improvvisa, potrebbe complicare la vita a stretto contatto con i bambini piccoli. In questo caso, il consiglio è quello di contattare un educatore cinofilo che possa dare i consigli migliori per trovare le soluzioni adatte, partendo sempre dal presupposto che la relazione tra i cani e i bambini va sorvegliata.

Anche i gatti potrebbero ricordare ai Saluki il suo amore per la caccia, quindi predisponete ambienti in cui i felini possano sentirsi al sicuro, magari sfruttando gli spazi più alti dove il cane non riesce ad arrivare.

I suoi umani ideali sono persone attive e giovani, che amano scoprire la natura e non soffrono eccessivamente di ansia, quando il cane si allontana. L’ambiente ideale sarebbe dotato di confini naturali, come pareti verticali o fiumi che il cane non riesce a superare. Una volta individuati i posti giusti, è più facile offrirgli la libertà di cui ha bisogno. Affinché ciò sia possibile, però, è indispensabile, prima di tutto, avere il tempo per raggiungere i posti adeguati, ma anche il desiderio di trascorrere il fine settimana nella natura insieme al cane.

Ecco, questo è ciò di cui ha bisogno un Saluki: sentire il suono del vento mentre corre e poi girarsi a controllare se i suoi umani sono ancora lì, felici di vederlo tornare galoppando.

Una giornata con un Saluki

Quando suona la sveglia, vi girate per controllare dove sia il vostro Saluki e lo trovate sdraiato ai piedi del letto, intento a godersi il fresco delle piastrelle. Mentre andate in cucina, sentite le sue zampe che si muovono dietro di voi e vi raggiungono e, aspettando il caffè, dedicate qualche istante, nel silenzio del mattino, alle coccole. Sapete che il vostro cane non ama essere toccato in maniera goffa, quindi, lo grattate un po’dietro le orecchie, poi lo accarezzate sui fianchi e, infine, spazzolate delicatamente la coda. Pochi istanti dopo lui si sposta e voi accettate la sua scelta e tornate alle vostre faccende.

Questa mattina avete il progetto di incontrarvi con alcuni vostri amici per fare un giro in campagna, quindi preparate gli zaini, mentre il vostro Saluki vi guarda dalla cuccia, cercando di capire cosa sta per succedere. Quando prendete le chiavi della macchina gli è tutto più chiaro e vi viene incontro scodinzolando, pronto a lasciarsi mettere la pettorina.

Arrivate al luogo dell’incontro e il vostro levriero salta giù dall’auto in maniera elegante. Mentre voi salutate i vostri amici, lui gira intorno al gruppo correndo e senza lasciarsi toccare. Fortunatamente loro lo conoscono è e non provano certo ad acciuffarlo.

Mentre passeggiate, passate accanto a un'immensa radura senza recinti e, in questo frangente, preferite tenere legato il vostro Saluki, in modo che non si faccia prendere dal desiderio di perlustrare tutto ciò che vi circonda. Quando il sentiero si fa più stretto, tornate a liberarlo e, anche se ogni tanto lo perdete di vista, sapete che è intorno a voi. Vi sedete all’ombra per fare merenda e, pochi istanti dopo, arriva anche lui, che si sdraia a qualche metro dal gruppo e attende che prepariate anche la sua ciotola.

Verso pranzo tornate verso casa e vi preparate per andare a lavorare. Il vostro Saluki è tranquillo sul divano e, quando uscite, vi salute con uno dei suoi sguardi che, per voi, sono preziosissimi. Quando rientrate lo vedete stiracchiarsi energicamente prima di corrervi incontro. Questa sera, avete pensato di andare a cena fuori, quindi vi prendete il tempo per fare un’altra passeggiata con il vostro cane che, purtroppo, oggi non potrà venire. Vi sarebbe piaciuto portarlo con voi, e di solito lo fate, ma avete controllato su internet l’ambiente in cui mangerete e vi sembra davvero troppo affollato per lui.

Andate al parco, poi passate in posta per qualche commissione e, infine, tornate verso casa. Il vostro levriero vi passeggia accanto aggraziato come sempre e, quando qualcuno vi chiede di poterlo toccare, gli spiegate che non ama il contatto con gli sconosciuti.

Tornate poi verso casa, gli riempite nuovamente la ciotola e vi preparate per uscire a cena. Quando tornate a casa, il vostro Saluki alza la testa dal divano e scodinzola, ma aspetta che siate voi ad andare da lui per dimostrargli quanto siete felici di essere di nuovo insieme.

Avatar utente
Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social