Finalmente arriva una buona notizie per la conservazione della natura e della biodiversità: la popolazione di lince iberica ha superato quota 1000 esemplari. Un record storico per una specie tra le più minacciate al mondo, che appena 19 anni fa sopravviveva con meno di 100 esemplari. In poco meno di 20 anni il numero di individui è cresciuto quindi di oltre 10 volte, solamente grazie agli sforzi dei progetti di conservazione e riproduzione in cattività. Inoltre, fa sapere attraverso una nota il WWF España, solamente nel 2020 sono nate in totale ben 414 linci, il 30% in più rispetto all'anno precedente. La specie compie un bel balzo in avanti allontanandosi dall'estinzione ma occorre non abbassare la guardia, il pericolo non è del tutto scampato.
La conservazione funziona
La lince iberica o pardina (Lynx pardinus), è un piccolo felino che vive esclusivamente in penisola iberica. All'inizio del XX secolo erano oltre 100mila gli esemplari che si aggiravano tra Spagna e Portogallo ma lo sviluppo urbano, il bracconaggio e soprattutto il drastico calo dovuto a una malattia dei conigli selvatici, la sua preda principale, hanno ridotto in maniera drammatica la popolazione, portandola a un passo dall'estinzione in meno di un secolo. Nel 2002, quando è stato fatto il primo vero censimento e sono state avviate le misure di conservazione per salvare la specie, erano rimaste appena 94 linci allo stato selvatico.
Da allora, grazie a importati sforzi di conservazione e alla riproduzione in cattività con successivo rilascio in natura, la specie si è lentamente ripresa, fino a superare per la prima volta i mille esemplari, per un totale di 1111 linci individuate nell'ultimo censimento ufficiale. Un grande successo per la conservazione non solo in Spagna ma per il mondo intero. Uno sforzo importante reso possibile solo dalla collaborazione di amministratori, associazioni e organizzazioni scientifiche che grazie al lavoro congiunto, durato oltre 20 anni, hanno dimostrato che è possibile invertire la rotta e salvare una specie dall'estinzione.
C'è ancora tanto lavoro da fare
Questi risultati incoraggianti hanno permesso di declassare la lince iberica nella Lista Rossa IUCN da In pericolo critico a "solamente" In pericolo, a dimostrazione che sono stati raggiunti risultati importanti, ma anche che l'estinzione è ancora dietro l'angolo. Secondo WWF España quello che conta davvero è il numero delle femmine adulte in natura, che sono passate da 27 nel 2002 a 239 nel 2020. Per gli esperti la lince potrà essere dichiarata realmente fuori pericolo solamente quando si riuscirà ad arrivare ad almeno 750 femmine riproduttive. E questo sarà possibile solamente quando la popolazione totale raggiungerà almeno 3000-3500 individui. È questo il vero grande obiettivo che gli esperti sperano di raggiungere entro il 2040.
Un giovane maschio ripreso da una webcam tra le montagne della Sierra Morena
Inoltre un'altra importante sfida sarà quella della connettività. A oggi ci sono 14 popolazioni stabili e vitali tra Portogallo e Spagna ma la maggior parte dei felini si trova nel parco nazionale di Doñana e tra le montagne della Sierra Morena, nella regione sud-occidentale dell'Andalusia. Per permettere al numero di linci di continuare a crescere bisognerà mettere in connessione le varie popolazioni attraverso una rete di corridoi ecologici, che consentiranno non solo alle linci di spostarsi e colonizzare nuovi territori, ma aiuteranno inoltre a far aumentare la diversità genetica grazie al rimescolamento riproduttivo tra le varie popolazioni. Questo sarà possibile anche grazie a un nuovo progetto finanziato dall'Unione Europea per questa specie, il Life Lynx Connect, dedicato proprio alla connettività tra le varie popolazione.