L’eterocefalo glabro o ratto-talpa nudo (Heterocephalus glaber) è un animale dalle caratteristiche molto particolari. Vive sotto terra in colonie, è privo di pelo e molto longevo. Ha una vita che può avere una durata di oltre 30 anni. Un record eccezionale per un piccolo roditore, se pensiamo che un topo o un ratto hanno una vita media di circa quattro anni. Un’altra importante particolarità è la capacità di usare dialetti per la comunicazione intraspecifica. Le sorprese e le stranezze non finiscono qui. Infatti, questo animale resiste per molti minuti alla mancanza completa di ossigeno e ciò che li rende unici è la capacità di resistere al cancro. In base ad osservazioni pluriennali compiute su intere colonie di ratti-talpa i ricercatori hanno concluso che questa specie è immune dai tumori. Una particolarità biologica di non poco conto visto che le neoplasie sono diagnosticate praticamente in tutte le specie animali compresi rettili, pesci e molluschi (sic!).
Perché il ratto talpa non si ammala di cancro?
Una prima scoperta ha concluso che un normale e potente meccanismo fisiologico che previene il cancro (inibizione da contatto) è molto precoce in questi roditori. Normalmente le cellule di un individuo quando vengono a contatto con altre cellule o con la matrice su cui poggiano arrestano la loro crescita (inibizione da contatto). Le cellule tumorali invece non sono inibite per cui crescono indefinitamente. Le cellule del ratto-talpa hanno un’inibizione da contatto molto precoce e questo spiegherebbe in parte l’aumentata resistenza alla trasformazione neoplastica. Ma quali sono i meccanismi molecolari alla base di questo fenomeno?
Le cellule del roditore secernono elevate quantità di acido ialuronico di elevato peso molecolare (cinque volte più grande rispetto all’acido ialuronico di uomo o topo). Questo molecola così grande si accumula abbondantemente nei tessuti di questi roditori causando una ridotta attività di enzimi che ne favoriscono la degradazione. In questo modo, l’accumulo di molecole di acido ialuronico molto grandi “impedisce” che si possano attivare altri meccanismi che porterebbero alla trasformazione neoplastica. Infatti, gli esperimenti che hanno privato i tessuti dei ratti-talpa di questa sostanza si sono dimostrati più suscettibili allo sviluppo del cancro. È possibile che la presenza di acido ialuronico ad elevato peso molecolare sia una caratteristica che abbia anche permesso una maggiore elasticità della pelle e dei tessuti favorendone la sopravvivenza nelle gallerie sotto terra. In questo modo gli animali hanno “acquisito” più longevità e resistenza ai tumori.
Una caratteristica unica del mondo animale
Questa caratteristica unica del mondo animale, continua a stimolare ed ispirare ricerche volte a chiarirne i meccanismi. Recentemente, uno studio del gruppo di ricerca di Hadi et al., ha dimostrato che le cellule di questi roditori possono, in particolari condizioni sperimentali, sviluppare tumori se vengono infettate artificialmente da alcuni geni virali che promuovono il cancro. La conclusione di questo interessante studio è che il segreto della resistenza ai tumori sia dovuta oltre che all’acido ialuronico ad elevato peso molecolare anche alle complesse interazioni del microambiente cellulare con il sistema immunitario del roditore. Quindi un ulteriore passo in avanti nella comprensione dei meccanismi di resistenza al cancro potranno venire dall’approfondimento delle funzioni delle cellule immunitarie che svolgono un ruolo importante anche nella protezione dal cancro come dimostrano i più recenti trattamenti immunoterapeutici.
Lo studio dei meccanismi di resistenza al cancro nel ratto-talpa nudo hanno un’importanza in sé ma aprono la strada allo sviluppo di potenziali farmaci che possono prevenire il cancro anche nell’uomo a dimostrazione della dimensione circolare della ricerca e della salute in un’ottica One Health.