Il rarissimo video di una megattera che allatta il suo cucciolo in acqua

Alcuni biologi sono riusciti a filmare un momento unico della vita delle balene, mostrando come la mamma riesca ad allattare il suo piccolo in acqua. Il video è eccezionale anche perché mostra l’allattamento dal punto di vista del cucciolo che poppa, grazie a delle microcamere con ventosa "sparate" delicatamente dagli esperti su di lui.

7 Luglio 2023
11:57
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cucciolo megattera 2 | kodami

Le balene sono sicuramente tra i vertebrati più carismatici dell'oceano, oltre che essere gli animali più grandi del mondo, ma a renderli particolarmente interessanti per il pubblico sono anche i loro comportamenti sociali, così simili ai nostri che spesso ci portano a provare tanta empatia nei confronti di questi affascinanti cetacei.

A contribuire a tutto questo è arrivato anche un nuovo video che è stato da poco diffuso su Instagram da un gruppo di ricerca colombiano, la Fundación Macuáticos Colombia. In questo filmato, i biologi sono riusciti infatti a ritrarre un momento molto intimo fra un cucciolo di megattera (Megaptera novaeangliae) e la propria madre, ovvero il momento delicato dell'allattamento.

Spesso infatti le persone non esperte di biologia marina si chiedono come facciano le balene a nutrire i propri piccoli durante i primi mesi di vita, in una condizione dove l'acqua del mare rappresenta sicuramente un problema tecnico nell'allattamento. Ma i rari filmati catturati nel Golfo di Cupica, uno delle aree più frequentate dalle balene con i piccoli, permettono tuttavia a chiunque di capire come avviene questo processo e come i cuccioli semplicemente riescano a "poppare" in modo simile ai mammiferi terrestri, sfruttando cioè le labbra per succhiare il latte in poderose poppate che, viste dal punto di vista ravvicinato, impressionano per potenza e intensità.

cucciolo megattera | kodami

Il piccolo protagonista del video, del resto, pesava circa 900 chilogrammi, mentre succhiava il latte dal capezzolo della madre, chiarisce la biologa Natalia Botero, che fa parte del team che lo scorso agosto ha filmato il momento intimo avvenuto tra la madre e il suo affamato cucciolo. Tra l'altro il latte prodotto dalle megattere non è neppure così liquido come si possa pensare: è molto più ricco di grassi rispetto al latte vaccino e ha una consistenza simile alla panna o al burro, in modo di poter essere ingerito dal piccolo più facilmente e senza che rischi di affogare.

D'altronde le megattere non avrebbero neppure delle vere e proprie labbra da poter utilizzare come facciamo per esempio noi esseri umani, ma la differente consistenza del latte di balena di sicuro permette al piccolo di nutrirsi senza che debba per forza riuscire ad aderire alla perfezione. Per quanto riguarda i quantitativo giornaliero di latte consumato, la scienza già sa che i piccoli di balenottera comune – una specie molto simile alle megattere – assumono ben 190 litri di latte al giorno. Gli scienziati quindi ritengono che un cucciolo di megattera possa consumare un quantitativo equivalente durante il corso della giornata.

Questo filmato è così eccezionale anche perché non solo rappresenta uno dei rarissimi video in cui è possibile vedere l'interazione naturale fra madre e proprio piccolo, spiegano gli scienziati, ma anche perché risulta il primo in cui disponiamo da un punto di vista privilegiato, ovvero quello dello stesso cucciolo mentre poppa il latte.

La videocamera che è stata infatti utilizzata per ottenere queste scene spettacolari sono microcamere poste sopra a delle ventose, che sono state "sparate" delicatamente dagli esperti sulla superficie del cucciolo. Essendo state applicate con delle ventose queste telecamere sono completamente indolori per l'animale e si sono staccate poco dopo, non prima però di aver catturato queste immagini così suggestive.

megattera tuffo | Kodami

«Nonostante decenni di sforzi da parte di migliaia di ricercatori, ore di lavoro e di registrazioni, la ricerca è riuscita solo poche altre volte ad osservare l'allattamento delle megattere come abbiamo fatto noi. Tali riprese sono infatti estremamente rare – ha dichiarato Natalia Botero durante la prima presentazione pubblica del video a Medellin,avvenuta il mese scorso – Da un punto di vista scientifico questo è un passo importante, ma anche per la conservazione queste immagini rappresentano un grandioso risultato della scienza».

A partecipare al progetto sono state anche alcune realtà accademiche e docenti universitari, facenti parte dell'Università della California di Santa Cruz e dell'Università di Los Andes. E questo video ci permette anche di comprendere meglio il ciclo vitale di questa specie durante l'anno. I biologi hanno infatti seguito queste balene lungo il loro viaggio dall'Antartide, sito principale per la nutrizione di questa specie, fino al Costa Rica, passando dalla Colombia. E ciò che hanno scoperto ha permesso di capire che al largo del Golfo di Cupica le balenottere che hanno appena partorito tendono ad allontanarsi dai loro gruppi principali, per allattare i loro piccoli.

Mettersi in disparte e lontano da altri esemplari potenzialmente pericolosi rappresenta un ottimo metodo per questi animali per far crescere i propri cuccioli con calma, nutrendoli senza fretta e seguendo alla lontana il gruppo familiare principale. Come infatti raccontano gli scienziati, questa distanza fisica non equivale certo ad un esilio. La madre rimane costantemente in contatto con i propri parenti, sfruttando le vocalizzazioni, e gli stessi cuccioli riescono ad emettere dei versi che per prima cosa fanno sì che la madre gli rimanga sempre vicino e permettano al gruppo di tenerlo sotto controllo.

Le megattere secondo la IUCN – l'ente internazionale per la conservazione della natura – starebbero tra l'altro riprendendosi, aumentando fortunatamente di numero dopo decenni passati a subire un forte crollo demografico causato dalle attività. Questo video rappresenta quindi un ulteriore speranza, per la salvaguardia della specie.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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