Si chiama Giada Castorina la studentessa della scuola media “Ercole Patti” di Trecastagni, in provincia di Catania, che con il suo racconto sulle avventure dei cani di quartiere Jack e Ambra si è aggiudicata il primo posto in un prestigioso concorso artistico-letterario.
La dodicenne ha catturato l’attenzione della giuria con il suo racconto intitolato “Jack e Ambra”, in cui i due cani di quartiere sono protagonisti di una fantastica avventura alla ricerca di Ercole Patti, scrittore e drammaturgo italiano che ha ispirato il concorso letterario indetto di recente dalla omonima scuola.
Con Kodàmi avevamo già raccontato di Jack e Ambra, due cagnoni compagni di strada che convivono da circa due anni con la comunità trecastagnese con cui si sono ben integrati sviluppando un sano rapporto di fiducia reciproca.
Il racconto è ambientato nel centro storico della città tra i palazzi monumentali, la scuola media frequentata dall’autrice e la biblioteca comunale: tutti luoghi frequentati abitualmente nella realtà da Jack e Ambra.
La narrazione prende vita attraverso un comico e immaginario scambio di battute tra i due cani che vengono però descritti realmente come sono: curiosi, simpatici e fortemente legati agli umani e in particolar modo ai bambini.
Il meritato primo posto, conquistato da Giada, ha dato notorietà alla storia dei due cani e ha contribuito ad accrescere l’interesse della scuola ai temi sul benessere animale e sulla sana convivenza tra umani e animali liberi.
Nel racconto sono proprio gli umani, e in particolar modo i ragazzi della scuola, ad ispirare le avventure di Jack e Ambra. I due cani, infatti, così come accade nella realtà di tutti i giorni, aspettano il suono della campanella davanti la scuola media, quando decidono di iniziare la ricerca di Ercole Patti, nome che risuona nelle bocche di tutti gli studenti.
Tra una peripezia e l’altra, nel racconto viene anche trattato il tema della morte quando i due animali scoprono, dalle parole di due uomini, che lo scrittore non è più in vita da un bel po’ di tempo. All’interno del racconto la studentessa dedica qualche riga proprio alla reazione dei due cani a questa triste notizia, differenziando il comportamento di Jack che ulula in segno di rispetto e quello di Ambra che piagnucola: un passo importante che invita alla riflessione di come anche gli animali abbiano percezione dei nostri stati d’animo.
Inoltre, per tutta la durata del racconto, i cani mantengono fedelmente i loro comportamenti distintivi: se infatti Jack è il più spavaldo tra i due, il più coraggioso e il più socievole con gli umani, Ambra conserva il suo carattere timido e più sensibile.
Tutta la comunità e soprattutto Francesca, la tutor dei due cani di quartiere, si è complimentata con Giada, per aver dato modo alla giuria e a tutti i suoi compagni di scuola di conoscere la vita di Jack e Ambra.
«Sono molto orgogliosa di Giada e del suo racconto – spiega Francesca a Kodami – è proprio osservando i bambini che è nata la pagina facebook “Jack: le avventure di un cane di quartiere” e proprio i bambini e i ragazzini continuano ad essere protagonisti con le loro storie di accoglienza sui cani di quartiere. Continuiamo a lavorare a questo progetto educativo sul cane di quartiere proprio per sensibilizzare il più possibile chi ancora non crede al rapporto tra cittadini e cani liberi monitorati su territorio».