L'orso bruno (Ursus arctos) Arthur, il più grande e maestoso esemplare della Romania e probabilmente di tutta l'Unione Europea è stato ucciso nel mese di marzo scorso. È la denuncia delle associazioni ambientaliste Agent green e VGT che non hanno dubbi su chi sia il colpevole della triste vicenda: il principe del Liechtenstein Emanuel che aveva ricevuto qualche mese fa dall'agenzia rumena per l'Ambiente un permesso per dare la caccia a un'orsa che aveva recato gravi danni alle fattorie del villaggio di Ojdula.
Ad essere uccisa non è stata però l’orsa ritenuta “problematica” ma il grosso maschio Arthur, che non aveva mai dato problemi alla gente del posto, secondo il comunicato stampa di Agent Green. Il permesso ufficiale rilasciato lo scorso marzo dalle autorità rumene era avvenuto dopo il pagamento di circa settemila euro, autorizzando il principe alla caccia per quattro giorni nella contea di Covasna.
«Mi chiedo come il principe abbia potuto confondere una femmina di orso che entra a far danni in un villaggio con il maschio più grande vivente» ha dichiarato Gabriel Paun, presidente di Agent Green. Secondo l'ambientalista i fatti dimostrano inequivocabilmente che «il principe non è venuto per risolvere il problema della gente del posto ma per uccidere l'orso e portarsi a casa il trofeo più grande da appendere al muro».
Dello stesso avviso anche Ann-Kathrin Freude, coordinatrice dell'ong austriaca VGT:«La caccia ai trofei deve essere bandita senza eccezioni, altrimenti i conflitti si intensificheranno e la specie sarà in pericolo, com'è già successo in gran parte dell'Europa. E' una vergogna per l'Austria che il principe Emanuel abbia abusato di una deroga per uccidere questo bellissimo orso». Secondo la stessa Freude, l'uomo ha deliberatamente ucciso Arthur.
C'è ancora però bisogno di fare chiarezza sulla vicenda ed è appena stata aperta un'indagine per verificare come sono andate davvero le cose. La caccia al trofeo è infatti bandita in Romania dal 2016 e l'orso bruno è una specie protetta sia dalle leggi rumene che internazionali: è infatti inserita tra le specie "strettamente protette" della Convenzione di Berna e considerata specie di interesse comunitario secondo La Direttiva “Habitat”92/43/CEE che ne vieta l’abbattimento e la cattura, ma possono essere concesse autorizzazioni eccezionali solamente per orsi "problematici".