Si chiama Boki il primo orso bruno ad essere stato sottoposto a un intervento chirurgico al cervello nel Regno Unito. Boki è uno degli animali del Wildwood Trust, un parco faunistico nel Kent che accoglie molti selvatici sottratti da situazioni di sfruttamento.
L'orso è nato in cattività all'interno del Port Lympne Safari Park, nel Regno Unito. Qui però è stato rifiutato dalla madre quando era appena nato e il personale della struttura si è ritrovato con un cucciolo con necessità specifiche che cresceva sempre. Boki non aveva possibilità di essere reintrodotto in natura e per questo quando aveva 10 mesi è stato affidato al Wildwood Trust.
Oggi Boki ha 2 anni e da tempo aveva manifestato i sintomi di un problema cerebrale con frequenti crisi epilettiche. Esami successivi avevano confermato la presenza di un idrocefalo, un accumulo di liquido nel cervello. Inizialmente la sua condizione era gestita con farmaci, ma presto la situazione si è rivelata troppo grave e si è reso necessario l'intervento chirurgico per drenare il liquido accumulato nel cervello.
L'intervento al cervello di Boki
Boki è stato operato dal chirurgo specializzato in fauna selvatica Romain Pizzi, l'unica persona ad aver eseguito un intervento chirurgico al cervello su un orso prima d'ora. Pizzi nel 2013 aveva infatti operato nel Laos, Champa, un orso nero asiatico di circa tre anni, il primo plantigrado al mondo ad aver subito un intervento al cervello.
Boki è invece il primo orso bruno, ad aver subito questa operazione. L'operazione si è svolta mercoledì 9 ottobre all'interno del Wildwood Trust ed è durato un totale di 5 ore. Grazie a una procedura all'avanguardia è stato inserito uno stent, un piccolo tubicino a rete metallica, tra il cervello e l'addome di Boki allo scopo di drenare il liquido in eccesso.
Durante ogni fase Boki è stato addormentato e monitorato attentamente dal nutrito team di veterinari, guidato da Elliott Simpson-Brown dell'IZVG. Ad oggi l'orso, del peso di 125 chili, sta bene ma non è ancora fuori pericolo, come fanno sapere gli esperti: «I prossimi giorni e settimane saranno cruciali per il suo recupero».