«No comment». E' stata la risposta del premier britannico Rishi Sunak quando la stampa inglese gli ha domandato se avesse qualcosa da dire davanti a quella regola infranta che vale per tutti i cittadini.
La nuova polemica che coinvolge l'inquilino di Downing Street riguarda la gestione del cane che vive con lui. In un video diffuso dai media del Regno Unito e diventato virale su TikTok si vede, infatti, il Primo ministro con la famiglia a Hyde Park che lascia il suo Labrador Nova scorrazzare libero dal guinzaglio. E fin qui, non ci sarebbe nulla di male.
Peccato che sia vietato. E, infatti, Sunak è stato subito ammonito da un agente della sua scorta, che gli fa notare di essere oltretutto a pochi metri da un cartello che specificava proprio il divieto di lasciare liberi i cani.
Il premier ha quindi rimesso il guinzaglio all’animale, ma per il video ormai era troppo tardi. Una polemica nata anche per il fatto che Sunak non è nuovo al mancato rispetto delle regole: a gennaio di quest’anno è stato multato dalla Lancashire Police perché non indossava la cintura di sicurezza e un’altra multa arrivò quando era ministro delle Finanze, per il cosiddetto Partygate lo scandalo delle feste organizzate a Downing Street in violazione delle restrizioni anti-Covid.
Ma tornando a Nova: la Labrador Retriever Fox Red è una femmina e ha raggiunto il gatto Larry al numero 10 di Downing Street quando Sunak e la sua famiglia si sono insediati al posto di Boris Johnson.
La nuova inquilina era stata ufficialmente presentata dal premier sul suo profilo Instagram con una foto che la raffigurava insieme alla famiglia mentre camminavano per i corridoi dell'abitazione.
Nova è entrata in casa Sunak a fine giugno del 2021, ma sembra che il primo ministro non fosse troppo ansioso di avere un animale per casa, dicono i media inglesi. Sono state le insistenze delle sue due figlie Krisna e Anoushka che, dopo aver incontrato Dilyn, il cane di Boris Johnson, hanno implorato il padre di avere un cucciolo tutto loro.
Pur non ambendo troppo ad averne uno per casa, Rishi Sunak ha comunque a cuore gli animali, tanto che nel suo piano per farsi eleggere ha inserito proprio il loro benessere come primo punto. Ma non solo, perché il politico, già nel 2017 aveva partecipato al primo "Dog Theft Awareness Day" in Parlamento, supportando la campagna di sensibilizzazione sul tema dei furti di cani.
Poco dopo le dimissioni di Boris Johnson, poi, in corsa per la successione insieme a Liz Truss, assicurò che qualora fosse diventato primo ministro si sarebbe impegnato a supportare la causa per il benessere degli animali. Tante belle intenzioni non rimaste solo nelle parole.
Tra i punti chiave del suo piano, infatti, c’è l’introduzione di nuove restrizioni sull’importazione di animali a scopo commerciale. C’è il divieto di esportazione di capi di bestiame vivi e di equini per la macellazione e l’ingrasso da o attraverso il Regno Unito.
C’è il divieto di detenere i primati come animali domestici e la volontà di implementare le regolamentazioni degli zoo. Il divieto di importazione di trofei di caccia di specie in pericolo o minacciate. Ed essendo la produzione di foie gras e pellicce già fuori legge, in futuro anche l’importazione e la vendita di questi prodotti potrebbero subire la stessa sorte.
Insomma, un animalismo quello di Sunak che sembra essere una vera convinzione, anche se, in molti sostengono che non derivi solo da un amore spassionato nei confronti degli animali, ma che trovi grandi motivazioni anche nella ricerca di un sempre maggiore consenso politico che Sunak sa può arrivare dalle associazioni animaliste e dall’opinione pubblica, sempre più sensibili a queste tematiche.