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2 Agosto 2024
9:00

Il polpo può cambiare un aspetto fondamentale del suo corpo (e non è il colore)

I polpi possono cambiare colore, ma sanno anche modificare la loro forma per cacciare o mimetizzarsi. Ci riescono grazie all'assenza di scheletro, a muscoli flessibili, a capacità neuromuscolari e comportamentali senza eguali.

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I polpi sono tra gli animali più affascinanti e misteriosi del nostro pianeta, non solo tra quelli marini. Famosi per la loro straordinaria capacità di mimetismo, questi cefalopodi possono cambiare il colore della loro pelle in un batter d'occhio per sfuggire ai predatori, cacciare o comunicare con i loro simili. Tuttavia, c'è un aspetto meno noto e altrettanto impressionante del loro repertorio etologico di questi molluschi: i polpi possono anche cambiare forma. Questa capacità di trasformarsi va oltre il semplice cambio di colore, rendendo i polpi dei veri e propri maestri del travestimento nel mondo marino.

Perché i polpi cambiano forma e colore

La capacità di cambiare forma e colore offre ai polpi un vantaggio evolutivo senza pari. Il mimetismo, infatti, è una delle strategie di sopravvivenza più efficaci dell'intero regno animale, sia quando si tratta di non essere mangiati che quando invece si vuole evitare di diventare la cena di qualcun altro. Ma perché i polpi sentono la necessità di padroneggiare entrambe queste abilità? La risposta si trova nei numerosi pericoli e nelle opportunità che popolano il loro habitat marino.

Innanzitutto, il cambio di colore permette ai polpi di confondersi con l'ambiente circostante per evitare i predatori, per esempio tra rocce, coralli e vegetazione. Questa abilità è particolarmente utile soprattutto nelle acque limpide e poco profonde, dove i predatori possono facilmente avvistare una preda. Inoltre, il cambio di colore può essere utilizzato anche per intimidire altri animali o per comunicare con i compagni, per esempio durante il corteggiamento o una disputa territoriale.

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D'altra parte, cambiare forma consente ai polpi anche di ingannare i predatori e le prede in modo ancora più sofisticato. Il polpo mimetico (Thaumoctopus mimicus), una specie che vive nel sud-est asiatico, è l'esempio più spettacolare di questa capacità. Questo straordinario cefalopode non si limita a cambiare colore, ma è in grado di imitare la forma e il comportamento di numerosi altri animali marini, come pesci leone, serpenti di mare, sogliole, meduse o persino spugne e altri animali ancorati al substrato.

Questa capacità di trasformazione è un'arma difensiva estremamente potente, poiché molti dei predatori del polpo evitano naturalmente gli animali che il mimico imita, poiché pericolosi, poco appetibili oppure tossici. In sintesi, il cambio di colore e di forma rappresentano due facce della stessa medaglia evolutiva: entrambi sono strumenti essenziali per la sopravvivenza dei polpi, permettendo loro di adattarsi rapidamente a situazioni e contesti diversi e di ridurre al minimo il rischio di predazione.

Come ci riescono

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Un polpo mimetico che imita una sogliola

La capacità dei polpi di cambiare colore è dovuta alla presenza di cellule specializzate nella loro pelle chiamate cromatofori, leucofori e iridofori. I cromatofori contengono pigmenti di vari colori e possono espandersi o contrarsi grazie a muscoli controllati dal sistema nervoso del polpo, permettendo così di esporre o nascondere i pigmenti. Gli iridofori e leucofori, invece, riflettono la luce e contribuiscono a creare effetti iridescenti o a migliorare il camuffamento generale.

Ma come fanno i polpi a cambiare forma? Questo è possibile grazie alla loro struttura corporea unica. I polpi non hanno uno scheletro rigido; al contrario, il loro corpo è estremamente flessibile grazie alla presenza di muscoli altamente sviluppati e a una rete complessa di nervi che li controllano. Questi muscoli possono essere contratti e distesi in modo indipendente, permettendo ai polpi di appiattirsi, allungarsi, gonfiarsi, increspare la pelle o assumere forme complesse per imitare altri animali, il fondale o adattarsi a spazi estremamente ristretti per cacciare o nascondersi.

Il polpo mimetico porta però questa capacità a un livello superiore. Non solo cambia forma, ma coordina anche i suoi movimenti per replicare il comportamento degli animali che sta imitando. Per esempio, può muoversi lentamente con le braccia sollevate per sembrare una medusa che fluttua, o strisciare sul fondo del mare come un serpente di mare. Questo richiede un livello di controllo neuromuscolare e abilità cognitive senza equali tra gli invertebrati e non solo, caratteristiche che rendono questi cefalopodi tra gli animali più intelligenti al mondo.

La straordinaria capacità dei polpi di cambiare sia colore che forma è il risultato di una combinazione di adattamenti fisici e comportamentali che grazie all'evoluzione li hanno resi dei veri e propri maestri del mimetismo e dell'illusione. Questa doppia abilità non solo li aiuta a sopravvivere, ma li rende anche tra gli animali più affascinanti e ingegnosi attualmente presenti sul nostro pianeta, sia in acqua che sulla terraferma. Una vera e propria forma di vita e intelligenza "aliena" che sembra uscita da un romanzo di fantascienza dei primi anni del 900.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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