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1 Luglio 2024
20:00

Il più piccolo elefante del mondo è ora ufficialmente a rischio estinzione

L'elefante pigmeo del Borneo è il più piccolo del mondo. Dopo numerosi dibattiti è stato riconosciuto come una sottospecie distinta, ma è troppo tardi: è ufficialmente a rischio estinzione. Ne restano appena 1000 individui.

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L'elefante pigmeo del Borneo, la più piccola sottospecie di elefante al mondo, è ora ufficialmente a rischio estinzione. Questi straordinari mammiferi, che si distinguono per il loro aspetto unico con teste più larghe e dimensioni parecchio più piccole rispetto agli altri elefanti asiatici, sono appena stati inseriti per la prima volta nella categoria "In pericolo" della Lista Rossa IUCN delle specie minacciate: ne restano a malapena un migliaio di individui.

Con un'altezza che raggiunge appena i 2,5 metri, gli elefanti asiatici del Borneo (Elephas maximus borneensis) battono di poco l'elefante di foresta africano (Loxodonta cyclotis) per il titolo di elefante vivente più piccolo del Pianeta. Ma nonostante siano stati descritti già nel 1950, la mancanza di consenso scientifico circa la loro distinzione come sottospecie a parte ha purtroppo ritardato le misure di protezione necessarie per garantire la loro sopravvivenza.

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E mentre gli scienziati discutevano sulle definizioni tassonomiche, l'habitat di questi piccoli pachidermi veniva distrutto senza sosta. Le foreste del Borneo sono state gravemente compromesse dalle attività di disboscamento per la raccolta del legno e per la conversione in coltivazione di palma da olio. Questi e altri fattori hanno spinto sempre più questi elefanti a rifugiarsi in una piccola area nel nord-est dell'isola, riducendo drasticamente il loro areale.

Ora, grazie a nuovi studi, lo status degli elefanti del Borneo come sottospecie è stato finalmente riconosciuto e sono quindi ufficialmente considerati per la prima volta in pericolo di estinzione dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Questo riconoscimento, seppur tardivo, era cruciale per rafforzare le misure di conservazione e per dirottare maggiori risorse verso la protezione di questi animali tanto unici quanto minacciati.

La dottoressa Cheryl Cheah del WWF Malaysia, che ha contribuito a realizzare le valutazioni per la Lista Rossa, ha sottolineato l'importanza di questo passo: «Come sottospecie distinta dell'elefante asiatico, questi animali sono ora unici dell'isola di Borneo e parte del nostro patrimonio naturale. L'inclusione nella Lista Rossa è un passaggio cruciale per incoraggiare gli sforzi di conservazione e indirizzare nuove risorse per proteggere le aree di maggiore importanza».

La classificazione degli elefanti del Borneo come "In pericolo" evidenzia infatti l'urgenza di intraprendere finalmente azioni concrete, tra cui limitare il più possibile i conflitti tra attività umane e animali e soprattutto contrastare ulteriore perdita e frammentazione del loro habitat. «Gestire efficacemente entrambe queste problematiche sarà cruciale per garantire la loro sopravvivenza futura», ha aggiunto Cheah.

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Anche Vivek Menon, presidente dell'Asian Elephant Specialist Group dell'IUCN, si è unito all'appello: «Questo taxon a distribuzione limitata non era mai stato classificato prima d'ora. La valutazione dello status di minaccia dovrebbe ora stimolare la sua conservazione da parte di Malesia e Indonesia, oltre a concentrare su di esso nuove risorse e sforzi scientifici».

La storia dell'elefante pigmeo del Borneo, tra ritardi e discussioni tassonomiche durate decenni, rappresenta quindi un monito per le numerose sfide ambientali che stiamo affrontando. Ma è soprattutto un richiamo sulla necessità di una gestione più sostenibile delle risorse naturali e di un impegno maggiore nella protezione delle specie in pericolo, che andrebbero tutelate ben prima dei riconoscimenti ufficiale, sperando non sia ormai troppo tardi.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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